Royal affair

Il taglio con cui viene presentato il racconto è quello romantico, ma è solo uno stratagemma per non spaventare lo spettatore. Infatti la passione che agita i cuori dei protagonisti non è tanto quella amorosa quanto quella politica, che non è argomento che goda di questi tempi di un appeal particolarmente elevato.

Si narra un episodio storico ben noto ai danesi, così conosciuto che Nikolaj Arcel (regia e sceneggiatura non originale in combutta con il fido Rasmus Heisterberg) ha deciso giustamente di tagliare tutto quanto non fosse strettamente necessario allo sviluppo della storia, lasciando casomai l'approfondimento come esercizio per lo spettatore interessato. D'altronde la complicazione della vicenda fa sì che anche così la durata del film superi tranquillamente le due ore.

Quasi ancora bambina, l'inglese Carolina Matilde (Alicia Vikander) viene data in sposa al giovanissimo re di Danimarca Cristiano VII (Mikkel Boe Følsgaard) che mostra già segni di squilibrio mentale. Le cose peggiorano rapidamente, e la salute del re viene affidata a Johann Friedrich Struensee (Mads Mikkelsen) un medico tedesco la cui bravura fa sì che si chiuda un occhio sulle sue idee illuministe (siamo nel tardo settecento).

Struensee vince la fiducia del re, che in pratica gli lascia carta bianca per fare tutto quello che vuole. La regina scopre di avere anche lei una certa passione per l'illuminismo (oltre che per il buon dottore), e i due diventano la effettiva coppia regnante.

Questo primo e anomalo esperimento di monarchia illuminata è destinato al fallimento. I nobili esautorati si coalizzano dietro alla figura della regina madre (Trine Dyrholm), sfruttano la debolezza di Cristiano, e riescono tornare in sella.

Carolina Matilde riuscirà comunque ad averla vinta (almeno nel film) riuscendo ad ispirare un colpo di coda che si realizzerà ad anni dalla sua morte.

2 commenti:

  1. Molto bello (e appassionante la vicenda storica a cui ho dedicato un post nello scorso settembre)
    Mikkelsen (il dottore) è un bravo attore
    Ha dimostrato la sua versatilità soprattutto in JAGTEN (IL SOSPETTO) che gli procurato il premio al migliorattore a CANNES 2012

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