Generazione X

C'è poco da girarci in torno, è proprio brutto. Scritto e diretto da Kevin Smith subito dopo Clerks, ne sembra una riscrittura borghesizzata, colorata, dotata di budget più sostanziale e mirata ad un pubblico più numeroso.

Al centro dell'azione non c'è più un negozietto ma un intero centro commerciale, da cui il titolo originale, Mallrats, dove i topi sono i ragazzetti che vi bazzicano senza comprare niente, che sarebbero poi la cosiddetta generazione X del titolo italiano.

Come protagonisti abbiamo un paio di amici, T.S. (Jeremy London) e Brodie (Jason Lee), equalmente incapaci di gestire la relazione con le loro ragazze, Brandi (Claire Forlani) e Rene (Shannen Doherty), anche se in modi molto diversi. Entrambi vengono mollati all'inizio del film, che narra il loro faticoso processo di farsi perdonare.

T.S. dovrà vedersela col padre di Brandi (Michael Rooker), che non ha tutti i torti nel nutrire qualche perplessità nei suoi confronti, mentre Brodie avrà il suo daffare nell'impedire che un piacente ma antipaticissimo venditore (Ben Affleck) gli soffi la sua bella.

Cameo di Stan Lee nei panni di se medesimo, Jay (Jason Mewes) e Silent Bob (Smith) sempre presenti come alleggerimento comico.

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