Upside down

Gli abusi gastroenologici e la necessità di accontentare il pubblico casalingo limitato ma piuttosto variegato delle festività comandate spingono a non andare troppo per il sottile nella selezione di un film postprandiale.

Non credo ci possano essere altri motivi che possano spingere ad una seconda visione di questo titolo.

La storia (scritta e diretta da Juan Solanas) può essere descritta in vari modi, a seconda del gusto dello spettatore. Me ne vengono in mente quattro.

A) Amore contrastato. Eden (Kirsten Dunst) e Adam (Jim Sturgess) si amano, qualcosa si mette in mezzo, Adam patisce tutto il patibile (Eden un po' meno) ma alla fine, grazie anche ad un insperato aiuto (Timothy Spall), tutto finisce bene.

B) Contrasti sociali. Eden è una privilegiata che vive nel mondo dei ricchi. Adam è un poveretto che vive nel mondo dei miserabili. L'unica forza che può mettere fine a questa ingiustizia è l'amore.

C) Critica economica. Una perfida multinazionale sfrutta i poveri a vantaggio dei ricchi. L'amore farà sì il modello economico cambi.

D) Fantascienza. Due pianeti formano un bizzarro sistema binario, ognuno dei quali è governato da una propria legge di gravità. Su entrambi i pianeti ci sono umani, ma non possono interagire propriamente a causa di questo problema. L'amore riuscirà a sconfiggere anche la forza di gravità.

E' possibile tenere assieme così tante e diverse chiavi di lettura? Probabilmente sì, ma non in questo caso. Quella che se la cava meglio è (A), anche se finisce per essere una lettura ben poco soddisfacente per mancanza di novità. (B) viene usata con molta parsimonia, come se non si volesse dar troppo fastidio allo spettatore con un tema così problematico. (C) mi sembra che qui abbia il solo scopo di alleggerire ulteriormente la coscienza dello spettatore, come a dire, guarda che non è colpa tua se la tua condizione ti ricorda quella di Eden e ti viene il dubbio che da qualche parte ci sia un Adam che patisce, la colpa è tutta di qualcun altro. (D) è più che altro un pretesto per usare simpatici effetti speciali, e magari anche per distogliere ancor di più l'attenzione da (B).

3 commenti:

  1. ho inserito UPSIDE DOWN nella categoria BAH... (film che partono bene ma poi non mantengono le promesse iniziali)
    tra le chiavi di lettura proposte preferisco la B (situazioni fantozziane tra i potenti del mondodisù e i sottoposti del mondodisotto)

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    1. Sono d'accordo con te, anche per me è un film "bah".
      I siparietti dedicati alla chiave C sono divertenti, hai ragione. Gli avessero lasciato più spazio sarebbe forse venuta fuori una bizzarra e più memorabile commedia fantascientifica (magari qualcosa come Salto nel buio di Joe Dante).

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