Brooklyn

Anni cinquanta. Eilis (Saoirse Ronan), una ragazzina sveglia e sensibile, è un pesce fuor d'acqua nel paesino irlandese in cui vive. Per sua fortuna sua sorella riesce a trovargli un appoggio americano, che si traduce in un visto di ingresso negli USA, un alloggio e un lavoro a Brooklyn.

Il risultato è che ora Eilis è un pesce fuor d'acqua a New York. Non conosce nessuno, ha una fortissima nostaglia di casa e della sua famiglia, non riesce a vedere un senso nella sua vita. Poi però incontra Tony (Emory Cohen) un ragazzetto italo-americano (*) affascinato dalle donne irlandesi in generale e da Eilis in particolare, e le cose cambiano. Tutto sembra filare per il meglio, simpatico Tony, simpatica la famiglia, che ha il suo improbabile quanto divertente punto di riferimento nel più piccolo della tribù, Frankie (James DiGiacomo), quando arriva una brutta notizia dall'Irlanda che spinge Eilis a tornare a frettolosamente casa.

Eilis ha tutte le intenzioni di restare in Irlanda il meno possibile, ma una cosa tira l'altra, i tempi si allungano, conosce un bravo ragazzotto (Domhnall Gleeson), trova un lavoro che le piace, e finisce che si trova tirata da due forze opposte. Vincerà il richiamo delle sue radici, o l'attrazione del nuovo mondo?

Gran parte del peso dell'azione è sulle spalle di Saoirse Ronan, che ha fatto un bel po' di strada da Espiazione, già bravissima allora, ma era una bambina, qui è una giovane donna capace di veicolare sentimenti con un semplice sguardo.

La sceneggiatura, basata sul romanzo di Colm Tóibín, è firmata da Nick Hornby, bravo come al solito a dare spessore anche a personaggi secondari, grazie anche alla regia di John Crowley. La adeguata colonna sonora è scritta da Michael Brook.

(*) L'impegno di Cohen nel ruolo è ammirevole, il risultato mi ha lasciato qualche dubbio. Possibile che non siano riusciti a trovare qualcuno di origine italiana adeguato al ruolo?

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