Dodicesimo film della serie, secondo a partire dal reboot del 2009, di cui è il seguito naturale, essendo situato un annetto dopo i fatti narrati, prima di quanto è stato raccontato dalla serie televisiva e poi dai dieci capitoli della saga cinematografica.
Dopo una simpatica introduzione che ci mostra quanto il capitano James T. Kirk (Chris Pine) sia inventivo e sprezzante delle regole, in opposizione al suo primo ufficiale vulcaniano Spock (Zachary Quinto), dal sangue freddo e logica impressionante, entriamo nel vivo del racconto. Che si rivela essere un quasi-remake di Star Trek II: L'ira di Khan, dove il ruolo di Khan è coperto da niente meno che Benedict Cumberbatch. Ora, i trekker sanno che Khan ha un pesante fardello nel suo passato, e può dunque essere tranquillamente qualificato come cattivo senza che nemmeno lui se ne abbia a male, c'è però da dire che chi cerca di manipolarlo è anche peggio di lui, ben sapendo a cosa si va incontro. Non per nulla in quelle che è probabilmente la sua battuta chiave, Khan dice che avrebbero dovuto lasciarlo dormire (*).
Bravo J.J. Abrams a mantenere lo spirito della serie nonostante i molti cambiamenti - in particolare, anche se non si fa vedere praticamente niente per non perdersi il pubblico più giovane, risulta chiaro che il sesso è un hobby molto praticato dall'equipaggio dell'Enterprise. Ci sono molti dettagli tecnologici che mi hanno lasciato perplesso, tra cui la facilità e il raggio di teletrasporto e a anche dei viaggi spaziali in genere, molto cresciuta rispetto allo standard, di per se già molto generoso, della serie originale.
Breve apparizione di Leonard Nimoy (**) nel ruolo dell'impossibile Spock anziano che è tornato indietro del tempo e che viene consultato da Spock giovane per avere qualche informazione aggiuntiva su Khan.
(*) Lo status di Khan è sempre stato controverso. La prima volta che lo hanno beccato, non sapendo che farne lo hanno ibernato, lui e i suoi accoliti, passando la patata bollente a chi segue.
(**) La sua ultima, un commosso ricordo.
J.J. Abrams e cricca hanno fatto davvero un bel lavoro. Quando l'ho visto l'ho molto apprezzato.
RispondiEliminaNonostante lo scarso senso di alcuni passaggi (se Khan si riesce a teletrasportare a così grande distanza, che senso ha costruire astronavi?) sono rimasto soddisfatto del risultato finale.
Elimina