Elementary 1.23: Peonie

Dicesi spiegone quella pausa nell'azione in cui il narratore obbliga i personaggi a innaturali spiegazioni che hanno senso solo dalla prospettiva del pubblico. A volte il senso dello spiegone sta nel dubbio che lo spettatore abbia bisogno di un aiutino per capire cosa sia successo. Vedasi come esempio di questo caso il mitologico monologo dello psichiatra sul finire dello Psycho di Alfred Hitchcock (1960 *). Il Maestro doveva aver seri e legittimi dubbi su cosa potesse pensare uno spettatore medio del caso in questione, e probabilmente quello che oggi sembra completamente inutile ai tempi doveva essere a molti sembrato necessario.

Altre volte lo spiegone serve per mettere al corrente di cose di cui fino al quel momento si era parlato poco o niente. Invito a cena con delitto (1976) illustra molto bene e con notevole verve comica (**) quanto questo spesso indispettisca il fruitore dell'opera.

Nella serialità più smaccata, lo spiegone è un espediente per ricordare ai distratti cosa sta accadendo e perché.

Questa puntata è un raro esempio di mega-spiegone. Praticamente l'intero episodio è dedicato a spiegare il punto chiave di tutta la stagione, che del resto è stata costellata da spiegoni che hanno imperversato in molti episodi.

La puntata precedente era finita con la rivelazione che Sherlock Holmes (Jonny Lee Miller) aveva sprecato un paio di anni della sua vita, oltre ad aver rischiato la morte per abuso di droghe, per la causa sbagliata. La sua amata Irene Adler (Natalie Dormer) è viva, e non morta come lui credeva.

Un noiosissimo flash-back sulla storia londinese di Sherlock e Irene occupa gran parte del tempo, mentre l'azione corrente, a New York, verte sulla storia corrente tra i due piccioncini, con Sherlock che cerca di capire il piano di Moriarty e come può salvare capra (Irene) e cavoli (sconfiggere il suo arcinemico). Colpo di scena finale, scopriamo la vera identità di Moriarty, il che rende il compito di Holmes ancora più impervio.

Nota di demerito alla distribuzione italiana, che ha dato a questo episodio, in originale The woman (***), come anche l'originale Holmes chiamava la Adler, in un titolo di una bruttezza unica.

(*) Riproposto pari pari nel remake di Gus Van Sant (1998), ovviamente meglio vedersi l'originale.
(**) E voglio vedere, con una sceneggiatura firmata da Neil Simon e un cast stellare come se ne sono visti pochi.
(***) La donna, con lo stress sull'articolo, a sottolineare come per Holmes la Adler sia quasi l'unica donna al mondo degna di questo nome.

2 commenti:

  1. Spiegoni a parte caro Blabla questo film mi intriga, o sei tu che l'hai spiegato bene pure non inneggiando al tutto o l'ora notturna mi ammansisce e sono più elastica nei gusti...
    Hai visto mai?
    Buona notte mio caro e abbracciotto!

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    1. Potrebbe essere una buona idea, vedendolo a notte fonda, le ridondanze potrebbero non risultare così eccessive come se lo si vedesse a mente fresca ;-)
      Un caro abbraccio a te, Nella!

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