Domenica, maledetta domenica

In originale, Sunday bloody sunday. Ma non ha nulla a che fare con l'omonima canzone-simbolo degli U2. Non ha ovviamente nemmeno niente a che fare con la fonte di ispirazione di Bono, la strage domenicale avvenuta a Derry (o Londonderry) il 30 gennaio 1972, visto che il film è uscito prima dei fatti.

Si tratta invece del resoconto delle esistenze piuttosto noiose dei tre personaggi principali che si trovano in un momento di stasi delle rispettive vite. I tre danno vita ad un anomalo triangolo amoroso, con uno swinger che si concede a fasi alterne all'uno o all'altro vertice. L'anomalia sta nel fatto che costui, Bob, un potenziale artista (Murray Head) sotto i trenta, passa con nonchalance da Alex, irrequieta consulente del lavoro (Glenda Jackson) a Daniel, posato medico generico (Peter Finch).

Bob, più o meno inconsciamente, si burla di entrambi, tenendoli in sospeso senza che mostri un reale interesse per l'uno o per l'altro. Al punto che nel finale molla entrambi (ma lasciandosi aperta una porticina per un possibile rientro) per andare negli USA, probabilmente New York, a cercar fortuna.

Probabilmente gli altri due poli sanno già da tempo che le cose finiranno così, Alex affronta la situazione con più cipiglio, aiutata anche dalla più giovane età (trentina abbondante), Daniel invece sembra più sul quietamente depresso, probabilmente rassegnato dopo una vita non propriamente felice (dovrebbe essere un over cinquanta), e forse ha una specie di riavvicinamento alla fede perduta (lo vediamo partecipare al Bar mitzvah del nipote, che ricollega al suo).

Regia misurata di John Schlesinger (che ci ha lasciato ormai dieci anni fa) che mi sembra attingere alla sceneggiatura (firmata da Penelope Gilliatt) per distribuire tra i personaggi i suoi ricordi personali. Gran parte dell'(in)azione è assorbita dall'attesa di Alex e Daniel per il sempre assente Bob, e resa da telefoni che suonano a lungo liberi senza che nessuno risponda.

Questo titolo rappresenta anche il debutto attoriale di Daniel Day-Lewis, pochi secondi nei panni di un giovanissimo vandalo che riga con un coccio le auto fuori da una chiesa.

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