Buon successo in Francia, risultato marginale in Italia dove, tra l'altro, è stato distribuito con un paio di anni di ritardo.
Le avventure di Titeuf sono disegnata da Zep, ovvero Philippe Chappuis, sin dal lontano 1993. Nonostante ciò, non lo conoscevo, e questo mi ha forse ridotto il piacere della visione del film. Sicuramente l'appassionato avrà ritrovato tematiche che a lui avranno fatto scattare associazione a me precluse.
Per intenderci, siamo dalle parti del Diario di una schiappa, anche se la vulcanica fantasia del protagonista mi pare più riconducibile all'immaginario del Bill Watterson di Calvin & Hobbes.
Il tratto del disegno non mi ha particolarmente impressionato, mentre ho trovato affascinante l'uso dei colori pastello dalle morbide tonalità.
Bella anche la storia, che affronta dal punto di vista infantile un momento delicato della vita di una famiglia. La mamma di Titeuf non sopporta più il tran tran familiare, se ne va dunque da sua madre con la piccola figlioletta lasciando Titeuf (che deve finire la scuola) in città col padre. Nel contempo Titeuf ha pure lui il suo problema affettivo, con Nadia, oggetto della sua passione, che lo snobba. Uno dei problemi principali di Titeuf è di prendere eccessivamente alla lettera quello che gli viene detto, con effetti che spesso sono molto divertenti.
Simpatica anche la colonna sonora, impreziosita dalla partecipazione di Johnny Hallyday che appare (in versione fumetto, naturalmente) in sogno a Titeuf aiutandolo ad affrontare questo suo difficile momento.
magari lo recupero, sono sempre stata bloccata dal fumetto che non mi piace. Grazie
RispondiEliminaNon mi ha convinto al punto da farmi recuperare gli albi, ma la storia in sé, e alcune trovate decisamente divertenti, direi che giustificano una visione.
Elimina