Ricapitolando, siamo all'inizio della quarta stagione della nuova serie di Doctor Who, giunto ormai alla sua decima incarnazione (David Tennant). La sua prima compagna di viaggio, Rose Tyler (Billie Piper), ha resistito per due stagioni, sopportando persino un cambio di sembiante (era partita col nono, Christopher Eccleston), ma è poi finita in un universo parallelo, che pare irraggiungibile. C'è poco da dire, tra i due è scoccato l'amore. Il Dottore non è più farfallino come nelle prime puntate, al punto che la nuova compagna della terza stagione, Martha Jones (Freema Agyeman), stufa di essere trattata con distacco e di sentirsi dire di continuo quanto Rose fosse eccezionale, lo molla alla fine dell'annata. Lo speciale natalizio aveva quasi fatto pensare che una umanoide dal pianeta Sto, tale Astrid Peth (Kylie Minogue!), avrebbe potuto lenire i dolori del Signore del Tempo, ma purtroppo la povera Astrid ha un altro destino.
Il Dottore è piuttosto giù, considerando anche che nel finale della stagione precedente aveva pure incontrato un altro Signore del Tempo, il Master (John Simm), che però è andato completamente fuori di testa, e preferisce la morte alla possibilità di passare il resto del tempo con il suo unico simile rimasto nell'universo (fino a prova contraria, almeno).
Partners in crime - Adipose Industries
Nella puntata di natale tra la seconda e la terza stagione, subito dopo la sparizione di Rose, avevamo fatto la conoscenza di Donna Noble (Catherine Tate), una tipetta dal carattere molto marcato. Il Dottore gli aveva proposto di fare qualche viaggetto, ma Donna l'aveva mandato a stendere. Nel frattempo ci ha ripensato, ma non tanto per il fascino del personaggio, quanto per il desiderio di avventura che, come ben sappiamo, dalle parti del Dottore non manca mai.
Il Dottore cerca di dissuaderla, dicendole che sta cercando solo un "mate" (amico, compagno d'avventura), lei capisce invece che lui stia cercando "to mate" (di accoppiarsi), e lo rimanda a quel paese. Chiarito l'equivoco, i due partono verso sul TARDIS.
Anche la storia principale di questa puntata ha un equivoco al suo fondo. Una strana razza aliena, gli Adipose, hanno bisogno del grasso umano per creare una nuova loro generazione. Tutto potrebbe filare con gran gioia da entrambe le parti, ma un errore di comunicazione fa rischiare una catastrofe.
I piccoli alieni, buffe palle di lardo (umano) animate con la grafica al computer, hanno un loro spazio abbastanza riuscito che include una marcia per le vie di Londra e una levitazione di massa verso la loro astronave.
Nel finale c'è pure una fugace apparizione di Rose, che fa pensare che la separazione tra i due universi non sia poi così definitiva.
The fires of Pompeii - Le fiamme di Pompei
Primo viaggio nel tempo della nuova coppia. Il TARDIS, come gli accade spesso, fa un piccolo errore nello spazio e nel tempo, e invece di portarli nella Roma imperiale, li porta a Pompei, proprio il giorno prima dell'eruzione. I due finiscono a casa di un commerciante di marmi, tale Lucius Caecilius Iucundus che è interpretato da niente meno che Peter Capaldi, ovvero colui che sarà il dodicesimo dottore.
Il Dottore sa, ovviamente, che Pompei è destinata ad essere distrutta dal vulcano, e sa anche che non può impedirlo senza causare un disastroso paradosso temporale, e deve faticare per convincere Donna all'ineluttabilità dell'evento. Solo che scopre che una bizzarra razza aliena, i Pirofili, hanno altri piani, e stanno brigando per usare l'energia del vulcano per conquistare il mondo. In mezzo, poi, si mettono oracoli e sibille che, come spesso accade, per una briciola di potere non si accorgono che rischiano di perdere tutto quanto.
Planet of the Ood - La canzone degli Ood
Avevamo già incontrato gli Ood in passato, quando il Dottore, in un succoso doppio episodio, aveva dovuto confrontarsi addirittura col demonio, o almeno con un alieno che si spacciava per tale. Al tempo gli Ood sembravano solo strani, troppo servizievoli per sembrare veri. E in effetti qui ci viene spiegato che c'è del marcio sul pianeta degli Ood.
Scopriamo infatti che i poveri Ood, esseri molto gentili, sono ridotti in schiavitù da umani privi di scrupoli che ne hanno danneggiato l'essenza, per renderli commerciabili.
Nel finale di episodio al Dottore viene vaticinata vita breve. L'undicesimo dottore non è lontano, dunque.
Bla bla...la mia ignoranza regna sovrana...
RispondiEliminaForse quest'anno sarà la volta buona che riesco a vedere qualcosa del genere data la mia persistente insonnia e finalmente potrò dire qualcosa in merito!
Comunque grazie e un abbraccione::))
Secondo me è una serie imperdibile, ma non ti deve preoccupare che il protagonista abbia più di novecento anni (anche se non li dimostra), due cuori, svariate rigenerazioni alle spalle, e abitualmente viaggi su una macchina del tempo che a noi italiani sembra piuttosto una buffa cabina telefonica blu, e che è molto più spaziosa di quanto ci si aspetterebbe.
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