Viene comunemente indicato come reboot della serie dedicata al personaggio creato da Tom Clancy, trascurando il fatto che, a ben vedere, non c'è alcun precedente boot, nel senso che i precedenti film, a partire da Caccia ad Ottobre rosso, non sono stati sviluppati organicamente come una serie.
Il problema principale degli sceneggiatori deve essere stato quello di svecchiare il contorno, che era quella tipica della guerra fredda, con la contrapposizione tra Unione Sovietica e Stati Uniti, senza tradire l'anima del racconto. E direi che tutto sommato ci sono riusciti, grazie anche alla regia di Kenneth Branagh, che ha puntato su una impostazione solida, evitando quasi completamente il confronto con prodotti più moderni dello stesso genere, vedasi la serie di Bourne. Di conseguenza, il film risulterà più appetibile a chi abbia una certa età, mentre i giovinastri correranno il rischio di appisolarsi a metà pellicola.
La storia non segue nessun romanzo originale, sembra piuttosto l'episodio pilota di una serie televisiva in cui si presentano i personaggi principali, i loro caratteri, e li si mette al lavoro in un canovaccio che sarà replicato nelle puntate successive.
Ci viene così spiegato chi è Jack Ryan (Chris Pine), la sua fidanzata Cathy Muller (Keira Knightley), e Thomas Harper (Kevin Costner) che sarebbe poi quello che recluta Jack per la CIA. Il cattivo di questo episodio è il russo Viktor Cherevin (lo stesso Branagh). Parte piccola ma interessante per Nonso Anozie nei panni di una guardia del corpo con idee particolari sul come fare il suo lavoro.
Nel product placement fa la sua bella figura una Ducati Diavel, anche se viene usata poco (e male).
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