Luigi XIV (Alan Rickman) ha deciso di spostare la corte a Versailles. Il che sarebbe una scelta piuttosto balorda, ma vai tu a spiegarglielo senza rimetterci la testa. La realizzazione dei giardini è affidata André Le Nôtre (Matthias Schoenaerts), che però non può fare tutto da solo, e deve decidere a chi subappaltare cosa. Tra i vari concorrenti in lizza ci sarebbe anche Sabine De Barra (Kate Winslet) che però gli sembra troppo poco classica per gli assolutisti gusti regali.
Il buon André però sa bene che il Re Sole ha gusti molto difficili da accontentare, e che occorre osare qualcosa in più per evitare di cadere in disgrazia. E dunque decide di correre il rischio, prende un progetto di Sabine, lo adatta, e la ingaggia per realizzarlo.
Riuscirà Sabine a combinare classicità e caoticità in un risultato che soddisfi il re? E, nel contempo, riuscirà anche a trovare l'amore in André? Lo scopriremo nel finale. Posso però dire che lungo la strada troverà preziosi alleati, come Filippo d'Orleans (Stanley Tucci), fratello del re, e la sua gentil consorte, e anche qualche pericoloso nemico, tra cui la moglie di André (Helen McCrory).
Il film è certamente qualificabile come opera Alan Rickman, che lo ha diretto e co-scritto, oltre che interpretato. Ne ho apprezzato il coraggio, che si vede ad esempio nella colonna sonora affidata a Peter Gregson, valido violoncellista, ma al suo primo lavoro di questo tipo - ben riuscito, tra l'altro. Anche la storia che, da come l'ho raccontata, sembra piuttosto leggera, ha invece un fondo molto amaro. Ogni personaggio ha un dolore che lo perseguita, e riuscirà ad uscir bene dal racconto chi sarà capace di affrontare i suoi fantasmi e tenerli a bada.
L'affidabilità storica del racconto è molto questionabile, ma il tutto viene dichiarato sin dall'inizio, con una buona dose di humor britannico.
Gran bel blog, il tuo! Tornerò in futuro per leggere altre recensioni.
RispondiEliminaGrazie Enrico, troppo buono.
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