C'è poco da dire su questo film. Per chi conosce la trilogia omonima di Douglas Adams (in sei volumi, di cui uno postumo e apocrifo) si tratta di un opera imprescindibile, nonostante che si tratti di una misera briciola rispetto al variegato immaginario dispiegato su carta. Difficilmente gli altri avranno una reazione paragonabile.
Come il titolo lascia capire, The hitchhiker's guide to the galaxy, è roba di fantascienza. Quel tipo di fantascienza inglese autoironica che ha generato film come FAQ about time travel, con una vena di follia riconducibile ai Monty Python.
È per me una seconda visione, e penso che ne seguiranno altre. La prossima volta vorrei che fosse in inglese, dato che come narratore (che in italiano è il pur bravo Nando Gazzolo - o almeno mi pare) vorrei sentirmi Stephen Fry.
Tra le parti minori ricordo Bill Nighy, che interpreta Slartibartfast, e John Malkovich (Humma Kavula).
Prima o poi affronterò i libri, perché ricordo con molto piacere questo film.
RispondiEliminaConsigliati senza riserve, a questo punto.
RispondiEliminaCiao! Sono Paveloescobar!
RispondiEliminaSi il film carino, anche se si "sente" che il film è corto rispetto al libro che non ho mai letto..sono riusciti a fare un buon lavoro data la non lunga durata del film. La sensazione che ho è che forse è più adatta una serie televisiva in questo caso.....
Ormai Splinder chiuderà quindi sono su iobloggo (stesso nome) ma soprattutto sono su blogspot dove parlo di cinema:
http://ilcinemasaccobellodipascoski.blogspot.com/
Buon weekend!
Ciao Pav. Pensa che è nato come serie radiofonica della BBC, poi adattato alla carta, da cui è stata estratta la sceneggiatura che, per forza di cose, non può che essere una frazione dell'universo (anzi, multiverso) che c'è dietro.
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