In time

Scritto, diretto e (co)prodotto da Andrew Niccol. Dovrebbe bastare questo a spiegare le somiglianze soprattutto con Gattaca, per il piglio fantascientifico, ma anche con il più realistico Lord of War, per la critica (anche se un po' confusa, alla Fight club mi verrebbe da dire) nei confronti di Corporate America.

La storia potrebbe essere sorbita seguendo diverse prospettive, nessuna delle quali mi pare però convincente.

Siamo in un imprecisato futuro in cui gli umani sono ingegnerizzati per crescere invecchiare fino a 25 anni e poi restare così indefinitivamente, o meglio, fino a che scade il proprio credito misurato in secondi, che sono diventati la moneta corrente. Protagonista assoluto Justin Timberlake, che regge bene la parte, nei panni di un pezzente che campa alla giornata, letteralmente, in un quartiere ghetto dove tutti sono nella stessa situazione. Date le premesse, tutti i personaggi hanno un'età di 25 anni, o meno, e questo crea simpatiche bizzarrie come avere Olivia Wilde nella parte della madre di Timberlake. Per una serie di curiose circostanze, Timberlake diventa improvvisamente straricco ma (ingiustamente) ai ferri corti con la polizia, con il cattivo (con beneficio del dubbio, personaggio che avrebbe meritato un maggior approfondimento) Cillian Murphy che lo pedina quasi come se fosse un fatto personale (e forse lo è, ma non si capisce bene). Timberlake va nel quartiere straricco, dove diventa ancora più ricco e conosce un super-ricco (Vincent Kartheiser) a cui scippa la figlia (Amanda Seyfried), a questo punto la storia ha una virata brusca e si trasforma in un bizzarro remake di Bonnie and Clyde.

Nota curiosa: buona parte del cast viene da Alpha dog: Timberlake, Wilde, Kartheiser, Seyfried.

Lo spettatore deve accettare un alto grado di inattendibilità della vicenda. Timberlake è povero in canna, sembra che le auto siano cose solo per i ricchi, eppure impara a guidare spericolatamente in pochi secondi. Non ha mai visto il mare, ma nuota come un pesce. Dovremmo essere in un futuro non particolarmente vicino, almeno un secolo in là, eppure si vedono auto che sembrano vecchiotte e riadattate per avere una parvenza futuribile. L'economia sembra praticamente inesistente, eppure l'unico problema sembra la sperequazione nella distribuzione del tempo.

Ma diciamo che Niccol non fosse tanto interessato al versante fantascientifico-distopico e fosse più focalizzato sul messaggio. Mi sembra evidente che il tempo sia usato come metafora del denaro, e dunque si tratterebbe di una critica paragonabile a quella degli "indignati". Anche perché il supercattivo Kartheiser è a capo di una sorta di grande banca del tempo. Già, ma la virata verso il gangster movie non è che sia geniale, in questo contesto.

Ah, a proposito Kartheiser viene spacciato come fan di Darwin, al punto di usare la data di nascita di Charles come combinazione della sua supercassaforte, e di cui distorce il pensiero per affermare che la sopraffazione del più ricco sarebbe giustificata come legge darwiniana della sopravvivenza del più forte. È una evidente fesseria. La sopravvivenza teorizzata da Darwin è quella del più adatto, non del più forte, e il soggetto dell'affermazione non è un individuo ma un suo carattere ereditario. Con la scoperta del DNA le cose sono diventate ancora più chiare ed evidenti. Almeno a chi sia interessato a queste cose. Niccol, purtroppo, pare che non faccia parte del gruppo.

Scarterei dunque la fantascienza. Che si tratti di un film d'azione? C'è qualche inseguimento in macchina, si corre molto (un po' mi ha fatto pensare Lola corre, un po' I guardiani del destino), si sparacchia e ci scappa più di un morto. Per gli appassionati del genere, però, è davvero poca roba.

In poche parole riassumerei il tutto così: lo spunto iniziale è anche interessante, ma lo svolgimento lascia a desiderare.

4 commenti:

  1. mi hanno detto (gli amici supercinefili) che è un film mediocre, che non vale la pena vederlo ecc
    la tua recensione mi sembra DECISIVA e taglia, come si dice, la testa al toro
    non lo vedrò quindi, a meno che sulla soglia del cinema non mi sorprenda una pioggia torrenziale o un attacco improvviso della cavalleria nemica

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    1. Quoto il bibliofilo, grazie a voi recensori ho risparmiato quattro euro.

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  2. Concordo col bibliofilo.. ma cos'è successo a Niccol? Io ho amato GATTACA alla follia! e sono anche preoccupata: sta girando il film The Host. E' tratto dal romanzo di S. Meyer e (visto cos'è successo con twilight) mi sono MOLTO preoccupata quando ho letto della produzione, poi mi ero tranquillizzata vedendo nome del regista e della protagonista (la Ronan). Ora mi tocca preoccuparmi di nuovo...

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