Momenti di gloria

I primi due minuti sono praticamente perfetti. Un gruppo di atleti britannici che corrono sulla battigia sulle note di Vangelis, roba che la conoscono tutti, a prescindere dal film:

Alle Olimpiadi londinesi dello scorso anno ne è stata presentata una variante con il Mr Bean di Rowan Atkinson che sabota l'azione:

Ma già ai tempi il regista (Hugh Hudson) si doveva essere accorto che era questa la scena migliore, al punto da duplicarla nel finale sull'inizio dei titoli di coda. E, a mio parere, aveva ragione. Le due ore che stanno in mezzo si possono tranquillamente tralasciare.

Si tratta di una storia vera, aggiustata dallo sceneggiatore (Colin Welland) per i suoi propri scopi. La spedizione britannica in Francia per le Olimpiadi del 1924, vista seguendo la prospettiva principale di due atleti, uno scozzese integralista presbiteriano (Ian Charleson) che corre per la gloria di Dio, e un inglese di origine ebraico-lituana (Ben Cross) che corre per combattere la discriminazione antisemita.

Seguiamo i vari problemi dei due, in particolare il presbiteriano rinuncia ai cento metri (gara in cui viene descritto come quasi invincibile) perché questo lo costringerebbe a gareggiare per le eliminatorie di domenica, contravvenendo ai dettami della sua religione. Ripiega perciò sui quattrocento che vince lo stesso, in barba ai superfavoriti americani.

All'ebreo, invece, viene contestato il fatto che faccia ricorso ad un allenatore professionista (Ian Holm, molto tempo prima di diventare Bilbo nell'immaginario comune), e che costui (orrore!) sia di origine italiana (anzi, peggio, ha anche sangue arabo). In pratica gli viene contestato di non essere un vero inglese, e di non comportarsi secondo i dettami dell'upper class. Lui reagirà tenendo nascosto il suo hobbit nella manica, e sconfiggendo i suoi demoni più mentali che fisici.

A parte la sopracitata sequenza, a me la colonna sonora di Vangelis non mi ha soddisfatto. Il gioco di usare musica elettronica in puro stile anni ottanta per descrivere scene sportive di sessant'anni prima mi ha lasciato freddo. Meglio sarebbe stato limitarsi a quell'eccellente brano (che del resto è l'unico che ha passato il vaglio del tempo) e usare musica d'epoca anche per le parti di commento.

8 commenti:

  1. la colonna sonora (giustamente oscarizzata) comprende anche musica d'epoca: soprattutto le operette di GILBERT&SULLIVAN (il trio di THE MIKADO, che ho visto anche in QUARTET, e I PIRATI DI PENZANCE, che Ben Cross canta accompagnandosi al pianoforte)
    N. B. Eric Liddel non era cattolico, ma un pastore presbiteriano; infatti a Parigi pronuncia il suo sermone nella chiesa presbiteriana proprio del momento in cui avrebbe dovuto correre le batterie dei 100m

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    1. Ho corretto la fede dello scozzese, grazie della segnalazione. In effetti dare del cattolico ad uno scozzese è un erroraccio di quelli brutti.

      Spiego meglio cosa intendevo dire sulla colonna musicale. L'uso dei brani di Vangelis per commentare l'azione non mi ha soddisfatto. Vedere atleti anni venti che si allenano con musica elettronica anni ottanta in background mi è sembrato solo fuori luogo. Pregevole eccezione il brano più noto, che vale da solo l'Oscar, come ha dimostrato la storia successiva. Le canzoni d'epoca, con G&S a far la parte del leone, sono solo accennate, essendo parte dell'azione. Avrei preferito che si fosse utilizzata musica d'epoca, o musica moderna scritta in quello stile, anche per il commento musicale.

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  2. O mamma mia, "Momenti di gloria"! Il prof di educazione fisica delle scuole medie ci fece vedere il film in aula, e fin qui tutto normale, ma alla lezione successiva facemmo il compito in classe sul film!!!!!!!! Puoi immaginare perché non apprezzo particolarmente "Momenti di gloria", anche se "Chariots of fire" mi piace.

    p.s. mancano "Tempi moderni" e "Scent of a woman" e hai recensito tutti i film che alcuni prof fecero vedere ai propri allievi durante i miei anni scolastici... ah sì, non posso non citare "Alla ricerca della valle incantata" in lingua originale... ci sarebbe anche "Magic English" ma ahimé non rientra nelle tue recensioni :)

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    1. Tempi moderni già c'è, gli altri due li ho visti in era pre-blog, niente post, ... per Magic English ci faccio un pensiero :D

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  3. MOMENTI DI GLORIA appartiene alla categoria dei "Filmperlascuola"
    (come anche MISSION, IL TORMENTO E L'ESTASI e BEN HUR)
    caratteristica comune di detti film è la mancanza assoluta di SESSO e di parolacce (nella scuola si deve fingere che il sesso non esista)

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    1. I miei prof delle medie erano dei pazzi scatenati, ci hanno fatto vedere anche cose come La classe operaia va in paradiso. A pensarci bene, c'è da stupirsi che nessun genitore abbia scatenato un polverone.

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  4. Concordo, a aprte la scena citatam, tutto il resto del film manco mi è rimasto impresso....

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