Mi sono comprato il Box-set delle prime quattro stagioni "moderne" delle avventure di quello che, almeno per quel che riguarda il mondo della fantascienza, è noto per antonomasia semplicemente come Il Dottore. La versione che ho scelto è quella originale (attratto da un DVD in più per stagione). Per chi vedesse l'inglese come uno scoglio insormontabile, le stagioni sono comunque disponibili anche doppiate in italiano.
In questa stagione il dottore è nella sua nona incarnazione, con le sembianze di Christopher Eccleston. Produttivamente, si veniva da un periodo buio. Gli anni ottanta sono stati di crisi per questa longeva serie (nata negli anni sessanta), culminati nella chiusura a fine decennio per una crisi creativa che sembrava definitiva. A metà anni novanta c'è stato un primo tentativo di resurrezione, che però è fallito, e solo dieci anni dopo si è riuscito a trovare lo spirito giusto per ripartire.
Il pubblico d'elezione direi che è minorile. I DVD sono segnalati come inadatti ai minori di dodici anni, penso che sotto questa età il prodotto rischi più che altro di risultare noioso e incomprensibile. Come tipo di narrazione, siamo dalle parti di Star Trek, si punta sulla meraviglia e sul sentimento di fratellanza universale (per quanto possibile). I toni virano spesso all'umorismo (inglese, ovviamente), alleggerendo i temi trattati. Il parallelo con le vecchie stagioni di Star Trek regge anche per quanto riguarda la qualità della produzione, buona, ma evidentemente televisiva, e gli effetti speciali, limitati dal budget certamente non faraonico.
1. Rose
Primo episodio. Si parte presentando Rose (Billie Piper), una giovane donna (nel terzo episodio il dottore le attribuirà un età di diciannove anni, la Piper aveva in realtà già qualche anno di più) che lavora come commessa in centro a Londra e ha un fidanzato che non sembra molto brillante. Una sera, tirando tardi sul lavoro, viene attaccata dai manichini (!), ma si salva grazie all'intervento del Dottore in persona. Varie circostanze portano i due rivedersi e ad affrontare assieme il bizzarro fenomeno di un tentativo di invasione della Terra da parte di una forma di vita plasticosa.
Non dovrebbe sorprendere che alla fine i due faranno amicizia, e formeranno una specie di coppia - anche se non si entra in dettagli romantici.
2. The end of the world - La fine del mondo
Visto che il Dottore è fornito di TARDIS, una astronave che permette viaggi spazio-temporali ed ha le curiose sembianze di una cabina della polizia inglese del secolo scorso, si pensa bene di approfittarne per fare un balzo nel futuro remoto, ben cinque miliardi di anni, per partecipare all'evento della fine del mondo. Un po' come nella Guida galattica per autostoppisti (dove c'è addirittura un ristorante alla fine dell'Universo), la distruzione della Terra è occasione per una festicciola a cui partecipano i più ricchi dei dintorni. Curioso che l'unico viaggiatore del tempo sia il Dottore, ma si sa, il viaggo nel tempo è paradossale di per sé, e usarlo in un racconto porta necessariamente a buchi di sceneggiatura. Il punto principale è che qualcuno complotta per distruggere quell'avamposto pieno di gente ricca e potente, e il Dottore dovrà evitare la catastrofe.
3. The unquiet dead - I morti inquieti
Si viaggia nel futuro, e anche nel passato, come è il caso di questo episodio, scritto da Mark Gatiss (i precedenti sono di Russell T. Davies, mente principale dell'intera operazione di rinascita del Dottore). Il Dottore voleva far di nuovo colpo su Rose, portandola a Napoli nel 1860, ma TARDIS ha un caratterino tutto suo, e li porta invece a Cardiff nove anni più avanti. Piccolezze. Si trovano coinvolti però in un dramma gotico, con tanto di morti viventi posseduti da misteriose entità extraterrestri. A risolvere la situazione parteciperanno una servetta e Charles Dickens (!).
E non siamo ancora al massimo, una partenza in prima che non rende giustizia alla serie. Verso la quarta o quinta stagione c'è un finale bellissimo, che butta all'aria coloro che hanno visto ad esempio Lost. Come già detto, come spiegato da un amico, il Dottore gli fa una pi??? a JJ Abrams.
RispondiEliminaSono evidentemente partiti con i piedi di piombo. Da un lato le aspettative degli Whoviani lasciati per venti anni col becco asciutto, con solo un film nel bel mezzo del lungo intervallo a rompere il digiuno, dall'altro un panorama televisivo rivoluzionato, anche dalla serie che citi. Il rischio di scontentare tutti era molto alto.
EliminaMa c'è anche un personaggio unico nel panorama televisivo??? Direi che parte del fascino stà proprio lì.
EliminaIntendevo fare riferimento ai costi di produzioni delle serie televisive. Se negli anni settanta con (relativamente) quattro soldi si faceva una serie di fantascienza, di questi tempi il pubblico si è abituato a serie finanziariamente molto più impegnative.
EliminaA me sembra che Doctor Who abbia nascosto tutto, o perlomeno non ci fa pesare tutti quei soldi. Forse non ho completato il pensiero: è unico perché non si è mai visto uno che torna dopo 30 anni in tv con ancora più energia.
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