Hysteria

Ecco un caso di un film di cui sarebbe stato opportuno cambiare il titolo nella sua versione tradotta in italiano e invece, facendo uno strappo alla regola, ha mantenuto quello originale.

Già, perché, fino ad una cinquantina di anni fa, hysteria e isteria avevano lo stesso significato, ma da quando è diventata conoscenza comune ed accettata che l'isteria era un mito e non una malattia, il destino delle due parole ha subito una diversa evoluzione. Da noi è decaduta, mantenendo un raro uso per definire un comportamento bizzoso (altrui) di cui non ci spieghiamo bene il motivo. Nei paesi anglofoni, invece, ha finito per assumere un significato colloquiale completamente diverso. Dicendo che una persona (o un film, una festa, ...) è hysterical si intende che è estremamente divertente.

In inglese questo titolo ha senso perché veicola bene il fatto che si parli dell'isteria, come veniva intesa sul finire dell'ottocento, e mostri quanto umorismo involontario ci fosse in tutto ciò. Non che sia una commedia hysterical, ma si gioca sul doppio significato che la parola ha assunto. Gioco che nella nostra lingua non esiste.

Nella storia narrata c'è una componente reale e una completamente immaginaria. E' vero che, persino nella civilissima Londra, le condizioni igieniche era deplorevoli, persino negli ospedali. Vero il classismo che divideva la società in caste, vera la discriminazione sessuale, vero che si riteneva che quasi la metà della popolazione femminile (delle classi elevate) fosse affetta da isteria, vero che, per i casi più benigni, la cura consistesse nella somministrazione alle "malate" di lunghi massaggi esterni nella zona pelvica da parte di affermati medici, seguendo una teoria priva di fondamento che si risolveva in realtà nel masturbare la paziente fino ad ottenerne un orgasmo (o più d'uno, a seconda dell'abilità dello stimato professionista e la ricettività del soggetto).

L'inventiva degli sceneggiatori (i coniugi Dyer) ha avuto invece briglia sciolta nel costruire il personaggio di Mortimer Granville (Hugh Dancy), che realmente era un medico, e davvero finì per inventare l'attrezzo che ai giorni nostri è noto come vibratore, e tutti i personaggi al contorno.

L'isteria ha in realtà un ruolo abbastanza secondario nella narrazione, e seguendo un taglio molto leggero. Chi fosse interessato all'argomento, visto da una angolazione più drammatica, potrebbe vedere A dangerous method di David Cronenberg, ambientato un paio di decenni dopo, prevalentemente in Mitteleuropa, seguendo la nascita della psicoanalisi.

Nel film, il dottor Granville è, o vorrebbe essere, un modernizzatore della pratica medica. Purtroppo il resto del mondo non la pensa come lui e, se non fosse per il suo buon amico e mentore Edmund St.John-Smythe (un Rupert Everett molto a suo agio in questi panni), sarebbe veramente messo male. Scacciato da svariati ospedali in cui i suoi metodi troppo moderni risultano inaccettabili, finisce per trovare lavoro dal dottor Dalrymple (Jonathan Pryce), che ha dedicato il suo studio alla cura dall'isteria. Attività faticosa ma redditizia. Dalrymple ha due figlie, Emily (Felicity Jones) che segue la retta via tracciata dal padre, dedicandosi allo studio della musica e della frenologia, e Charlotte (Maggie Gyllenhaal) che al contrario ha uno spirito rivoluzionario (per i tempi), è una suffragette, e cerca di alleviare le disastrose condizioni di vita dei meno abbienti. Lo schema della rom-com lavora con l'autopilota da qui in poi, ovviamente Granville si innamora di Emily, ma scoprirà che ha Charlotte nel suo destino.

Direi che Hugh Dancy ha cercato di recitare alla Hugh Grant, e mi è sembrato che Maggie Gyllenhaal mettesse nella sua recitazione quanta più Emma Thompson fosse possibile. Ed è bizzarro, considerando che il vero dottor Granville, all'epoca dei fatti narrati, era più vicino all'età di Grant che di Dancy (e quindi più realisticamente associabile ad una donna dell'età della Thompson che della Gyllenhaal). Comunque brava la Gyllenhaal, un po' meno Dancy.

Lo spettatore che si facesse quattro risate sui tempi passati, potrebbe meditare su alcuni fatti interessanti. Ad esempio che il film, pensato negli USA, ha avuto una gestazione lunga un decennio. Sono dovuti venire in Europa per riuscire a trovare i soldi. Oppure che in alcuni Stati degli USA il vibratore è (ad oggi) un attrezzo che non può essere legalmente comprato o detenuto.

5 commenti:

  1. Sapevo che gli USA sono mentalmente meno aperti di quanto noi immaginiamo (penso a certe censure sui cartoni animati, pensa che hanno censurato alcune scene delle WINX... cioè le Winx che ha un tasso di violenza pari a Papa Francesco, stiamo scherzando?), ma addirittura bloccare un film per niente volgare? Vietare il vibratore? Ma sono davvero così bigotti? :O

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    1. Beh, il vibratore tocca un punto delicato. Metaforicamente parlando, intendo.

      Gli Stati Uniti sono cinquanta, e ogni Stato ha le sue leggi, i suoi usi e costumi. Ma, semplificando, sì, gran parte del paese potrebbe essere catalogato come bigotto.

      Sarebbe interessante fare una correlazione tra la facilità di procurarsi un'arma da fuoco e un vibratore negli USA. Un'occhiata distratta mi ha lasciato l'impressione che più sia difficile per uno, più è facile per l'altra.

      Delle Winx non so. Che scene hanno censurato? Ne conosci i motivi? Potresti scrivere un post se hai materiale, sarebbe interessante.

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    2. Lessi anni fa che hanno censurato il divorzio dei genitori di Stella. In più in una puntata della terza serie il padre di Stella aveva subito un incantesimo da una tizia il cui scopo era diventare regina, a causa di questo incantesimo il re era convinto di amare questa tizia cattiva ed era disposto a sposarla. Ma le Winx capiscono tutto, pace e bene amen, sono io l'unico re, vade retro tizia cattiva. In America era stato censurato il fatto che il padre di Stella fosse sotto incantesimo. Io non capisco perché censurare tali scene, non sono niente di particolare né volgare né violento, ma per l'America era qualcosa da nascondere. Mah!
      Non ricordo le fonti, forse sul forum di Sailor Moon, dovrei ricercarle e sì, magari ci sta un post :)

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  2. America....fonte di democrazia e di tante cazzate...Hysteria invece è un film divertente, forse più educativo di quanto si possa pensare, perché dietro le risate spiega almeno almeno lo scopo del vibratore. BlaBla, esageri con i paragoni tra attori, ma questa è una di quelle recensioni che vorrei scrivere io.

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    1. Più che lo scopo del vibratore, che non penso abbia bisogno di spiegazioni, direi che il film racconta i tempi in cui è nato. Pensare che l'insoddisfazione sessuale femminile fosse liquidata come una misteriosa malattia fa un certo effetto.

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