House of cards 1 - Capitoli 12, 13

La notizia è che sono riuscito ad arrivare in fondo alla prima stagione di House of cards. Tecnicamente ben fatto, si vede che ci hanno speso dietro dei gran bei soldoni, buon livello recitativo, non discuto, ma la storia non mi ha preso per niente. E il fatto che l'ultimo capitolo di stagione finisca con un telefono che suona e con una lunga serie di eventi che non vengono chiusi non contribuisce a migliorare il mio umore nei confronti di questo prodotto.

I due ultimi episodi sono stati affidati alla regia di Allen Coulter, un veterano delle serie televisive (molte puntate di Sex and the City e dei Soprano portano la sua firma) che ha fatto anche qualcosa per il cinema (vedi Hollywoodland) ma senza molto successo. Mi è difficile indicare una qualche differenza stilistica tra queste sue due regie e quelle dei suoi colleghi più blasonati che lo hanno preceduto (a partire dai primi due episodi diretti da David Fincher).

Si tirano le fila del gigantesco complotto concepito da Francis Underwood (Kevin Spacey) per vendicarsi di non essere stato nominato Segretario di Stato dal nuovo Presidente degli Stati Uniti, come gli era stato promesso. Si scopre che ad impedire la sua ascesa è stato un tal Raymond Tusk (Gerald McRaney), una specie di Warren Buffett che si è ritagliato un ruolo da eminenza grigia e consiglia (o meglio dire manipola) il presidente stesso all'insaputa di tutti (dettaglio piuttosto duro da digerire).

Si potrebbe pensare che almeno adesso si è finalmente trovato un degno antagonista a Francis, ma la speranza dura poco, si capisce subito che i due sono troppo simili caratterialmente per fornire una interessante contrapposizione. Piuttosto sono complementari, Raymond un imprenditore che usa la politica per i suoi scopi, Francis un politico che usa il potere economico.

La fronda interna capeggiata da Claire (Robin Wright), moglie di Francis ma che interessi propri, è durata ben poco. In compenso Gillian (Sandrine Holt), che era stata assunta da Claire con tante belle prospettive, si rende conto che è finita in una gabbia di matti. O meglio, che a Claire non importa un granché di quelli che dovrebbero essere i reali fini della sua azienda, ma è l'ennesima intossicata dal potere fine a se stesso.

Anche Zoe (Kate Mara), la giornalista che è stata usata da Francis per raggiungere alcuni risultati intermedi per il suo diabolico piano (oltre che a sbattersela a tempo perso), ha un soprassalto di buon senso, e sembra intenzionata a capire di più di quello che è successo.

Risulta dunque che l'unico personaggio capace di dare un qualche problema a Francis sia Peter Russo (Corey Stoll), ma che lo possa fare solo in absentia.

9 commenti:

  1. Blabla mio caro , mi perdoni?
    Solo da te ho appreso informazioni sul tutto..
    Non ne sapevo nulla...posso continuare ad esserti amica? Ci tengo tanto.....+++++

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    1. Se una serie televisiva fosse tra le cose importanti della vita saremmo messi veramente male :D Un caro abbraccio.

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  2. Qui si và di spoiler, quindi evito e mi chiedo di nuovo se ti sei abbonato a Sky e, nel caso, come giudichi le altre serie di Atlantic. Io, intanto, per tutta l'estate, mi darò ai telefilm....

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    1. Mannò, ma quali spoiler, non dico chi muore, chi vince, chi perde.
      Niente Sky, la serie mi è stata girata da un amico appassionato.

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    2. Io adesso ci vado giù di brutto, a costo di andare incontro a spoiler. Breaking bad occuperà le mie prossime settimane.

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    3. Me ne parlano tutti un gran bene di Breaking bad, ma non sono ancora riuscito a trovare uno stimolo per guardarne almeno un episodio.

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    4. E' un crescendo, te lo dico a buona parte della seconda stagione.

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  3. Ho finito ieri sera la seconda stagione, non so se hai proseguito pure tu ma in caso contrario vai avanti perchè la fine della prima stagione è solo la punta dell'iceberg. In quanto a complotti e via dicendo la seconda è un tripudio.

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    1. Ciao Andy, grazie per il commento. Non ho proseguito con la seconda stagione, che l'impostazione della storia non mi ha soddisfatto. Però noto una concordanza praticamente assoluta in tutti quelli che continuano a seguire Spacey e compagnia - vedi anche il commento di Gegio poco sopra.

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