Frank

I Soronprfbs (e non ho sbagliato a scrivere il loro nome) sono una band pop-rock sperimentale che sembra riemergere dal secolo scorso, con influenze che vanno dagli anni settanta ai novanta. Il leader della band, Frank (Michael Fassbender), da circa vent'anni non mostra la sua faccia al mondo, coperta da una testa in stile Playmobil. Nonostante questo, sprizza carisma da ogni poro, ed è adorato dagli altri membri del gruppo, in particolare da Clara (Maggie Gyllenhaal), eccentrica polistrumentista con una passione morbosa per il suo theremin.

Come spesso accade ai film che narrano di gruppi musicali fittizi (Blues brothers, Spinal tap, ...) questi poi sforano nella realtà, e non mi dispiacerebbe sentirli suonare per davvero, anche se preferirei evitare i loro brani più intenzionalmente inascoltabili.

La storia comincia con i Soronprfbs che perdono il loro tastierista, quando costui tenta il suicidio buttandosi letteralmente a mare. Questo fornisce il pretesto per l'ingresso di Jon (Domhnall Gleeson). Completamente esterno alle meccaniche del gruppo, figlio dei nostri giorni (twitta e posta su youtube in continuazione), vorrebbe essere un musicista, lo vediamo scartare alcune (pietose) idee, arrivare all'illuminazione, finché non si scopre che stava riscrivendo senza accorgersene una canzone dei Madness. Don (Scoot McNairy), dopo essersi consultato rapidamente con Frank, lo recluta per sostituire il tentato suicida, prima in un concerto (che si conclude in pochi secondi, giusto il tempo di farci assaggiare il loro sound che, nonostante tutto, stava crescendo prepotentemente), e poi per una puntata in Irlanda, che si rivela essere a tempo indeterminato, alla ricerca della ispirazione per registrare un disco.

Jon, grazie ai social network, ha creato una sorta di piccola hype attorno ai Soronprfbs, che ricevono un invito ufficiale per il South by Southwest. Clara, e un po' tutto il gruppo, è contraria a partecipare, ben conscia del fatto che la loro musica non è esattamente considerabile adatta per le masse. Jon invece spinge nella direzione della commercializzazione del loro sound. Frank è in bilico. Da un lato gli piacerebbe che la sua musica fosse ascoltata da qualcuno che la apprezzi, e sarebbe anche disposto a venire a patti con la sua vena artistica, presentando cose di più facile ascolto. Anche se scopriamo che quello che lui intende è un ammorbidimento molto relativo. Dall'altro la sua sensibilità musicale non gli permette di accettare lo svilimento a cui tende Jon.

Segue catastrofe, che però potrebbe essere positiva. I Soronprfbs, forse, avranno un loro nuovo equilibrio, un po' meno autistico di quello iniziale. E Jon potrebbe avere avuto modo di imparare qualcosa dai suoi errori.

Grande prova attoriale di Fassbender, che riesce a dare spessore al suo personaggio senza poterci mettere la faccia. Ottima colonna sonora, per quanto sia curiosamente fuori dal tempo. Bello il lavoro del team creativo (Jon Ronson e Peter Straughan, regia di Lenny Abrahamson) che mantiene il tono in bilico tra tragedia e commedia.

2 commenti:

  1. Frank sembra un film particolare... sarà un piacere recuperarlo

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    1. Un po' come la musica della band, difficile che attiri le masse al cinema. Ma a lungo tempo, credo abbia la forza di diventare un classico.

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