Ricapitolando, qualcuno vuole ottenere dal Dottore (Peter Capaldi) un informazione a cui tiene molto e che ha buoni motivi per pensare che lui abbia. Il tema comune di tutta l'annata è stato quello dell'ibridazione, e questo ci fa pensare che quel qualcuno sia in cerca di un qualche ibrido che abbia una qualche importante capacità. Nel primo dei tre episodi che costituiscono il finale di stagione, Face the raven, una serie di sfortunate concomitanze fa sì che la cattura del Dottore abbia lo spiacevole effetto collaterale di far morire Clara Oswald (Jenna Coleman). A ben vedere la principale responsabile della sciagura è lei medesima, ma il Dottore non ha nessuna intenzione di andar leggero nei confronti del mandante (a quel momento ancora ignoto), della facilitatrice Ashildr/Me (Maisie Williams), e nemmeno di se stesso.
In Heaven sent scopriamo che il mandante ha modificato il disco confessionale del Dottore per trasformarlo in una tortura potenzialmente infinita nei suoi confronti, progettata per terminare solo quando il Dottore riveli l'identità del misterioso ibrido. Scopriamo anche che il mandante non è altri che il presidente di Gallifrey, e il punto cruciale della tortura è quello di mostrare al Dottore la possibilità di tornare a casa, facendogliela vedere lì, a due passi di distanza, ma praticamente irraggiungibile, separata com'è da un muro di super-diamante. Il presidente (Donald Sumpter) ha però sottovalutato la cocciutaggine e l'ira del Dottore, che non si perde d'animo e per quattro miliardi e mezzo di anni ripete instancabilmente il suo ciclo di fatica, dolore e spavento al fine di tirare qualche pugno a mani nude al muro, guadagnandosi la libertà atomo dopo atomo.
Ora il Dottore è a Gallifrey, più furibondo che mai, animato dalla diabolica determinazione (*) di salvare Clara. C'è da rabbrividire nel pensare cosa si agiti dentro di lui. Da quando è diventato Dodicesimo sa che casa sua non è persa per sempre, come pensava prima, ma è nascosta da qualche parte. Ora, che finalmente ci riesce a tornare, non può godersi il momento. La gioia del ritorno è completamente oscurata dal dolore della situazione, e sa bene che, qualunque cosa faccia, non ci potrà restare che per brevissimo tempo, e dovrà invece tornare a peregrinare senza requie.
In uno scenario alla Sergio Leone, il Dottore sfida il Presidente e, a modo suo, ne ha ragione. Ora viene la parte difficile, salvare Clara. Ci sono alcune difficoltà tecniche quasi insormontabili, oltre al fatto che Clara non è molto d'accordo a giocare alla damsel in distress, preferisce essere trattata da pari. Ed è appunto così che si svolgerà la partita. Che, sia detto per inciso, il Dottore perde, anche se non si capisce bene quanto involontariamente.
(*) Da cui il titolo dell'episodio.
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