Mi ha fatto male agli occhi e al cuore vedere una brava attrice italiana (Monica Guerritore) in una produzione così scarsa. Anche se, a dire il vero, l'ultima volta che ho visto la Guerritore al suo meglio è stato a teatro, decenni fa, nel Macbeth diretto da Gabriele Lavia.
Un ragazzetto gay romano ha un fidanzato spagnolo, con cui sta per convolare, approfittando della maggior tolleranza iberica sui gusti sessuali dei cittadini. Essendo però italiano, segue i dettami della doppia morale (fa quel che vuoi, basta che non si sappia), cosa che lo spagnolo non capisce, e dunque viene conoscere gli suoceri prima di portar loro via il tenero virgulto.
L'amico del protagonista che ha una lavanderia mi ha ovviamente fatto pensare a My beautiful laundrette di Stephen Frears. Roba di un altro pianeta.
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