Mia seconda visione per questo film canadese (scritto e diretto da Philippe Falardeau) che ha avuto un relativo successo sia a livello di concorsi (premiato a Locarno, tra l'altro) sia di pubblico, al punto che il regista è riuscito a trovare negli USA fondi sufficienti per il suo prossimo film che uscirà nel 2014 ed avrà tra Reese Witherspoon come protagonista femminile.
Storia di ambientazione scolastica che mescola diverse tematiche che variano dalla difficoltà di inserimento in un diverso Paese, al rapporto tra insegnanti, genitori, bambini.
Iniziando con il suicidio di una insegnante, e avendo sullo sfondo la storia del protagonista (Mohamed Fellag) che in Canada è arrivato dall'Algeria in seguito a tragici accadimenti, non è propriamente definibile un film di intrattenimento. Eppure Falardeau mostra di saper trattare argomenti non facili con leggerezza.
Questa volta il finale mi ha fatto pensare a Vita di Pi. Lazhar non riesce a parlare della sua tragica storia con la persona che sente più vicina (anche perché si tratta di una sua alunna, la giovanissima Sophie Nélisse che mi sembra instradata verso una bella carriera cinematografica), ci riesce solo nel finale ricorrendo ad una molto toccante trasposizione favolistica.
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