Forse il problema è che in questo film Neill Blomkamp (sceneggiatura e regia, suo primo film americano dopo il successo di District 9) ha cercato di metterci dentro troppa roba.
Le premesse sono quelle di Metropolis, in un futuro distopico (tra meno di centocinquant'anni) i super-ricchi, stufi del degrado terrestre, e pare anche infastiditi dal dover aver a che fare fin troppo frequentemente con miseri mortali, decidono di andare a vivere un po' più in là. In questo caso su una bella (anche se scientificamente discutibile) stazione orbitante che innesca memorie relative a 2001 Odissea nello spazio.
La assurda distanza tra il mondo dei pochi felici e il resto dell'umanità viene poi trattato come altri film di fantascienza hanno fatto, soprattutto nel recente passato, vedasi ad esempio Total recall (con il quale si può fare un parallelo anche per il lavoro del protagonista), Upside down, In time, eccetera.
Il nostro eroe, Max (Matt Damon), deve giocare il tutto per tutto in brevissimo tempo per riuscire a raggiungere Elysium, coinvolgendo involontariamente nella corsa anche la sua amica di infanzia (Alice Braga), che del resto ha pure un suo interesse. Dall'altra parte della barricata c'è la crudele responsabile della sicurezza elisiana (Jodie Foster) che nel frattempo ha le sue idee per la testa, che coinvolgono anche il capo (William Fichtner) dell'azienda dove lavora Max, con cui il nostro ha un conticino in sospeso.
In mezzo si mette pure un feroce mercenario sudafricano (Sharlto Copley, era il protagonista di District 9) che ha un certo gusto per la violenza, a prescindere da quanto questa sia necessaria.
Visto il debole ruolo della donna del protagonista, la si sarebbe a mio avviso eliminare del tutto, e utilizzare il tempo ottenuto per dare più spessore ad altri personaggi. Infatti a venir disegnato bene è solo il protagonista, anche la antagonista avrebbe tratto giovamento da qualche minuto in più per la costruzione del personaggio.
Apperò, tutta una serie di film recenti che naturalmente non ho visto, quindi non commento. (Non aspettarti una recensione da me dello specialone di Doctor Who, proprio no...)
RispondiEliminaMa dai, il post successivo è dedicato ad un film del 1947!
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