Ultimo film di Luis Buñuel, basato su La donna e il burattino, un feuilleton di un secolo prima, figlio dei suoi tempi, scritto da un autore estetizzante e classicista quale Pierre Louÿs. Radicalmente riscritto col concorso di Jean-Claude Carrière ne viene fuori un racconto surreale che stravolge l'originale autocompiaciuta impostazione decadente per trasformarla in un crudo sberleffo alla nostra società.
Mathieu (Fernando Rey) un alto borghese che sembra non avere molto da fare, lascia frettolosamente Siviglia in treno, diretto a Parigi. In attesa che il treno si decida a partire per Madrid, scambia qualche frase di circostanza con i compagni di viaggio, una madre (Milena Vukotic) con figlia, un giudice, uno psicologo affetto da nanismo. All'ultimo momento giunge in stazione una giovane e splendida donna (Carole Bouquet) che cerca di parlargli e salire in treno. Lui la allontana e gli rovescia in testa un secchio d'acqua.
Il resto del film è quasi completamente assorbito dal lungo flash back in cui Mathieu racconta la sua storia con Conchita, per spiegare questo bizzarro gesto. Scopriamo così che i due si sono incontrati a casa di un giudice amico di Mathieu, dove lei lavorava come cameriera, lui aveva cercato di approfittarsi di lei, ma senza ottenere niente. Segue una serie di incontri, avvicinamenti e allontanamenti, in cui sempre lei gli nega (anche con mezzi che farebbero la loro figura anche in una pochade) quello che sembra essere l'unico interesse di Mathieu.
Nel finale la coppia sembra ricomporsi, o forse no. Dipende da come lo spettatore vuol leggere l'ultima scena.
Tra le numerose stranezze che costellano lo sviluppo della vicenda, la più nota è che la parte di Conchita è recitata dalla Bouquet (al suo debutto cinematografico) e da Ángela Molina. Entrambe belle e brave, e decisamente diverse. Mediterranea la Molina, più esile e nordica la Bouquet. Pare che questa curiosa scelta sia figlia del caso. Originariamente Conchita sarebbe dovuta essere interpretata da Maria Schneider. A seguito del suo forfait Buñuel, trovandosi indeciso tra le due attrici, decise di dare la parte ad entrambe.
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