Al centro del terzo episodio c'è il convegno del partito governativo. Come sempre, il punto di vista è quello del piccolo ministero maltrattato da tutti retto da una spaesata Nicola Murray (Rebecca Front). Per dare un minimo appeal al suo discorso, Glenn (James Smith) le ha procurato un caso patetico, Julie (Melanie Hill). Però anche il primo ministro teme che il suo intervento non susciti abbastanza interesse mediatico, e così Malcolm Tucker (Peter Capaldi) soffia Julie ai nostri. Segue una serie di piccolo disastri con Glenn che si prende un pugno, Julie che twitta cose che dovrebbero restar segrete, blogger che guadagnano e perdono visibilità nel giro di secondi.
Nel quarto episodio torna alla ribalta il ministero ombra. Le acque del governo corrente sono sempre più tempestose e Terri (Joanna Scanlan), che è dipendente statale e quindi non teme di perdere il posto col cambio di bandiera, vedrebbe di buon occhio se Nicola venisse sostituita dal suo avversario, Peter Mannion (Roger Allam). Questo giorno è per l'appunto prevista una visita della delegazione dell'opposizione al ministero. A questo si sovrappone il problema che Nicola sta avendo con la figlia che, su imposizione di Malcom, è stata mandata ad una scuola statale dove lei non conosce nessuno. In uno dei rari momenti della serie, alcuni personaggi mostrano di essere, dopotutto, degli esseri umani propriamente detti. Anche se questo non sembra di essere di grande aiuto all'ambiente.
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