Simpatica commedia ambientata in un mondo parallelo in cui all'uomo non è data la possibilità di mentire. Il risultato decisamente inferiore alle aspettative negli USA, e probabilmente anche il tema trattato, ha fatto sì che la distribuzione italiana abbia saltato del tutto il passaggio nelle sale.
Scritto, diretto, interpretato da Ricky Gervais (mente di The Office) assieme a Matthew Robinson, manca forse di esperienza nei tempi cinematografici, dato il background televisivo. Sorprendente il cast, che impiega in piccoli ruoli Tina Fey (Liz Lemon in 30 Rock - qui geniale nei panni della segretaria di Gervais), Edward Norton, poliziotto corruttibile ma ad alto prezzo, e Philip Seymour Hoffman.
In realtà, a me sembra che The Invention of Lying sia solo una scusa per dare una patina comica ad un tema ben più profondo. Quello che il protagonista scopre davvero è l'empatia. Infatti vediamo che, dopo aver usato la sua capacità per far sesso (con esiti disastrosi) e far soldi, finisce per usare il suo superpotere per aiutare la madre ad affrontare la morte - creando come effetto collaterale la prima religione di quel mondo.
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