Spero vivamente che questi due siano gli episodi peggiori della serie. Trame poco focalizzate, regie piuttosto confuse, personaggi che non coinvolgono. Non un disastro, ma quasi. Da notare che i registi dei due episodi sono Colin Teague e James Strong, entrambi agli inizi nella loro collaborazione con il mondo del Dottor Who (forse è questo il problema) ma che ci daranno in futuro soddisfazioni con episodi molto più riusciti.
3) Ghost machine - La macchina dei fantasmi
Domina il personaggio di Owen (Burn Gorman), che si dimostra piuttosto antipatico. Non c'è un vero avversario al team, viene piuttosto trovato un oggetto alieno che fa rivivere a chi lo usa fatti ad alta tensione emotiva avvenuti in passato. Combinandolo con un modulo aggiuntivo è persino capace di ipotizzare possibili sviluppi nel futuro. Il nostro team di pasticcioni non riesce ad usarlo decentemente, con conseguenti disastri.
4) Cyberwoman - La donna cibernetica
Chi ha tradotto il titolo in italiano non doveva sapere chi fossero i Cybermen, presenza costante nell'universo del Dottore sia negli episodi classici, sia in quelli moderni, già a partire dalla seconda stagione. E infatti qui si parla non di una donna cibernetica qualunque, bensì di una umana che ha subito il processo di conversione in Cyberman nel corso della mitica battaglia di Canary Wharf. Per sua (dubbia) fortuna il processo non si è completato e si trova così ad aver mantenuto la sua apparenza femminea molto più del solito. Ad accudirla per tutto questo tempo è stato il suo fidanzato, che non è altri che il mite Ianto (Gareth David-Lloyd), factotum dei torchwoodiani, che si rivela essere ancora più incapace di quanto aveva lasciato supporre negli episodi precedenti.
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