La mafia uccide solo d'estate

Per chi abbia a cuore il tema della lotta all'illegalità in Italia, la tensione emotiva generata da un racconto che ripercorre decenni di lotta alla mafia (qui in particolare quella palermitana) è assicurata. Anche l'alleggerimento che deriva dal seguire un punto di vista alla Forrest Gump, dando un taglio da commedia romantica a quella che è una tragedia, ha il suo perché, anche se Pierfrancesco Diliberto (noto anche come Pif) non è certo un novello Robert Zemeckis come regista, la sceneggiatura (nonostante il supporto di Marco Martani) non abbia la robustezza che aveva quella di Eric Roth (grazie anche al fatto che si basava sul solido romanzo di Winston Groom) e, soprattutto, nel recitare il paragone tra Pif e Tom Hanks è semplicemente improponibile.

Come dire, l'idea non è malvagia, meglio se Pif si fosse limitato al soggetto e avesse lasciato il resto ad altri. Almeno, per quanto mi riguarda. Perché io il buon Diliberto non lo conosco per niente, ma so che ha una piccola (?) coorte di fan a cui piace molto, grazie alle sue apparizioni televisive. E penso che questi, al contrario di me, abbiano apprezzato il film proprio per quello di personale che ci ha messo.

Si narra di Arturo (Pif), un giovanotto palermitano non troppo brillante che pensa che la mafia sia alla base di tutte le sue disgrazie. Un po' come il Tristram Shandy di Laurence Sterne, ritiene che persino il suo concepimento abbia avuto un malefico contributo mafioso, in quanto il coito sarebbe stato turbato dalla strage di Viale Lazio. Tutta la sua vita è un continuo incrociarsi con fatti di mafia, che lui percepisce solo come interferenze con la sua vita. Come se questo non bastasse, il giovane Arturo decide pure che il suo mito personale è Giulio Andreotti, il che gli crea ulteriori difficoltà nel capire quello che gli accade attorno.

Il lato romantico della vicenda è dato dal suo unico amore di tutta una vita, Flora (che da grande è interpretata da Cristiana Capotondi), di famiglia benestante evidentemente collusa con la mafia, che sembra essere così tonta da non rendersi conto di nulla, nemmeno quando viene chiamata per fare la segretaria di Salvo Lima proprio poco prima che venga eliminato a pistolettate. Il tremendo uno-due degli attentati mortali a Falcone e Borsellino accende un barlume di consapevolezza in Flora, che finirà per accettare la corte di Arturo e sposarselo.

2 commenti:

  1. il paragone con forrest gump ci sta. infatti mi sono sembrati entrambi due filmetti molto ruffiani.
    tra pif e tom hanks comunque non so chi recita peggio ah ah :)

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    1. Che intendi per ruffianeria? Sono andato a cercarmi la definizione (Eccone una: tendenza a ingraziarsi qualcuno con modi servili, con l'adulazione) e non mi pare ci sia qualcosa del genere in questi due titoli.
      Anche se Hanks non mi fa impazzire, rispetto a Pif mi sembra un genio della recitazione impersonificato.

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