Le idee esplosive di Nathan Flomm

Chissà chi si sarà preso la briga di inventare il titolo italiano di quello che in originale suona come un molto più tranquillo Clean history. E chissà come mai questo film, che era stato inizialmente pensato per il grande schermo, ha finito per essere prodotto dall'HBO e destinato direttamenete alla televisione. L'idea che mi sono fatto è che sia una vittima della multisalizzazione (!) della distribuzione cinematografica. Troppe pellicole che devono sgomitare per avere una visibilità sufficiente per far rientrare la produzione nelle spese, e così risulta meno rischioso puntare direttamente sulla televisione, anche per un prodotto come questo che può vantare un cast e un interesse che sarebbe pur degno della sala.

La regia è di Greg Mottola, che non sarà tra i nomi più noti del momento, ma che viene comunque da Paul, Adventureland e Superbad. Il protagonista e co-sceneggiatore è Larry David, nome che a noi potrebbe non dire molto (anche se è stato il protagonista di Basta che funzioni, uno dei migliori film di Woody Allen degli ultimi anni) ma che negli USA è molto noto, soprattutto per essere tra i creatori di serie televisive molto popolari, come Seinfeld. E anche il resto del cast ha il suo interesse.

La storia è quella di Nathan Flomm (David), un genio del marketing destinato alla catastrofe dalla sua insensibilità e incapacità di relazionarsi. Il prologo lo mostra in azione mentre riesce ad inimicarsi il capo dell'azienda per cui lavora (e in cui ha investito tutti i suoi soldi) e come, piuttosto che cedere su un punto minore, preferisca abbandonare la società, subito prima del lancio di una rivoluzionaria vetturetta elettrica, perdendo in questo modo una somma stratosferica di denaro, la moglie, e la faccia. Marcato infatti inesorabilmente come perdente ("loser", uno tra gli insulti più sanguinosi per la mentalità americana) non può che scomparire.

Lo rivediamo dieci anni dopo, quando ha cambiato completamente look e stile di vita, sembra anche essersi ammorbidito, anche se vediamo che sotto sotto è restato il solito testone bizzoso. Per campare ora fa il factotum per una vecchietta terribile, cosa che non gli sembra dare nessun fastidio. Lo infastidisce molto il successo della macchina elettrica sulla quale avrebbe potuto fondare la sua fortuna. Figurarsi come la prende quando scopre che il suo capo del tempo (Jon Hamm) si è sposato con una appariscente Rhonda (Kate Hudson) e si è comprato una villetta sulla sua isoletta, che sta riadattando per renderla una gigantesca villona.

Numerosi personaggi secondari vivacizzano ulteriormente l'azione. Abbiamo uno svitato (Michael Keaton) che non sopporta la costruzione della magione, una ex di Nathan (Amy Ryan) che ha avuto un burrascoso passato in occasione di un concerto dei Chicago, una sua amica (Eva Mendes) diventata improvvisamente molto popolare quando si è decisa a perdere peso, eccetera.

Una serie di accadimenti mostrano come la catastrofe iniziale non sia bastata a Nathan per capire che il suo approccio alla vita non era dei migliori, ci vorranno una serie di batoste non indifferenti par fargli sorgere finalmente un dubbio. Finale aperto ma, curiosamente, al contrario rispetto al solito.

Normalmente, infatti, succede che il protagonista veda una luce e si indica come potrebbe seguire la direzione che lo faccia uscire dal baratro. Qui invece Nathan sembra aver capito la lezione ma un colpo di scena finale (complici ancora i Chicago, che fanno pure una breve apparizione in carne e ossa) ci fa temere che il nostro uomo ricada per una ennesima volta.

2 commenti:

  1. Purtroppo non posso votarlo mio caro Blabla , perchè non l'ho visto, ma credi dopo la tua descrizione non lo perderò--
    Molto interessante davvero!
    Grazie come sempre amico mio!
    :::)))

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