E' uno di quei film che restano impressi, grazie soprattutto ad una storia (Christopher McQuarrie) che si risolve solo nelle ultime battute ma che a me lascia un certo retrogusto amaro, in quanto manca la catarsi finale, e io in questo sono un tradizionalista. Se la storia non si "chiude", mi resta una certa inquietudine.
La regia (Bryan Singer) non mi pare eccellente, i riferimenti alla grande cinematografia americana di mezzo secolo prima, nei vari generi che vengono toccati dallo sviluppo della vicenda (poliziesco/delinquenziale sopra a tutti, direi, nelle diverse varianti disponibili, ma anche il militare, dato che la scena dell'attacco suicida alla nave ricorda svariati film di guerra) mi sembrano sprecati.
Buono il cast (tra gli altri Gabriel Byrne, Kevin Pollak, Chazz Palminteri, Benicio Del Toro), memorabile la recitazione di Kevin Spacey che pur non essendo tecnicamente il protagonista risulta essere al centro della narrazione.
Hai imparato a non fare spoiler mi pare. Il retrogusto amaro mi pare si possa soddisfare nell'immediata, obbligatoria seconda visione, dove non troverai nessuna imperfezione, nessuna smagliatura dello script. Tutto combacia, tutto ti porta alla domanda: ci sarà mai un sequel?
RispondiEliminaNaa .. dev'essere una cosa momentanea. A dire il vero si tratta di una terza (credo) visione - e più lo rivedo e meno mi convince.
RispondiEliminaAl contrario di me.
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