Basato su un racconto di Agatha Christie, poi trasformato in piece teatrale, e qui adattato (direi quasi trasformato) da Billy Wilder per il grande schermo aggiungendogli un suo tocco personale molto piacevole.
Tyron Power protagonista ma francamente dimenticabile - forse anche a causa di un ruolo più strumentale all'intreccio che dotato di vita propria - meglio il resto del cast, con Marlene Dietrich in finale di carriera (ma non lo dimostra) e un ottimo Charles Laughton. Ben gestiti anche i personaggi minori, tratto tipico della regia di Wilder, tra cui spicca Elsa Lanchester nei panni di una terribile infermiera.
bellissimo
RispondiEliminaCharles Laughton recita da dio (anche nei momenti meno importanti, come quando si diverte ad andare su e giù per le scale, dimostra un mestiere raffinatissimo) e vale almeno il doppio di Perrymason
Marlene è Marlene
Sì Laughton è strepitoso, grazie anche a Wilder che si è inventato di sana pianta tutta la parte extra-tribunale della vicenda, dando tutto un altro equilibrio alla storia rispetto all'originale.
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