Dovrebbe essere inedito in Italia, e come DVD ho trovato solo la versione originale. Peccato, perché, pur non essendo niente di strepitoso, è comunque una visione piacevole.
Prima regia cinematografica di David Schwimmer, che l'anno prima ha interpretato Big nothing (anche quello non disponibile in italiano) con Simon Pegg, che qui è protagonista e co-sceneggiatore. Il cast include anche Thandie Newton, ex del protagonista, Hank Azaria, nuovo spasimante della ex, e Dylan Moran, cugino di lei e amico di lui.
Commedia tra il romantico e lo svitato, tipicamente inglese alla, chessò, Quattro matrimoni e un funerale, con una buona dotazione di battute ma con qualche inciampo di troppo. C'è anche un inciampo reale, che è anzi la chiave di volta della storia, e quello potrebbe anche andare, ma sono le perdite di ritmo e qualche banalità di troppo che si sarebbe potuta evitare.
Nel prologo vediamo lui e lei (visibilmente incinta) che si stanno per sposare, lui ha una crisi di panico e scappa praticamente all'ultimo momento. Cinque anni dopo, ritroviamo Pegg ancora in corsa, ma adesso sta inseguendo un travestito che ha fregato biancheria intima nel negozio in cui lui fa la guardia.
Nonostante tutto questo correre è decisamente fuori forma (da cui il titolo) e se finirà per iscriversi alla maratona di Londra sarà solo per spirito di competizione con l'irraggiungibile rivale in amore che, americano trapiantato nella city per lavoro, è affidabile, ha alto tenore di vita e una invidiabile forma fisica. La sfida sarebbe persa in partenza, se non che l'americano vuole stravincere, e finisce per riuscire a fare il miracolo di scuotere l'amor proprio del protagonista.
Arriverà a vincere la maratona? Impossibile. Il suo obiettivo è semplicemente quello di riuscire ad arrivare in fondo, magari anche ultimo con distacco. Ma anche questo sembra molto difficile, almeno se i suoi strani amici (compreso il padrone di casa indiano) non gli daranno una mano.
Buoni gli scambi comici, in particolare tra Pegg e Moran, che già sono stati assieme in L'alba dei morti dementi.
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