Un ponte per Terabithia

Il fatto che sia basato su un romanzo per ragazzi poco noto in Italia ma ben conosciuto nei Paesi di lingua inglese spiega come mai il film abbia avuto un buon risultato di pubblico da loro e sia passato inosservato da noi. Se non fossi un lettore abituale del blog del bibliofilo sarebbe sfuggito pure a me. Quando si dice dei vantaggi che portano le buone letture.

Jess (Josh Hutcherson, il figlio maschio in I ragazzi stanno bene) è un ragazzetto davvero sfortunato. Famiglia povera rurale (e negli USA quando sei povero, lo sei per davvero), quattro sorelle, genitori che diventan pazzi a far quadrare i conti, soliti bulli fastidiosi a scuola. Ha un paio di passioni, il disegno, che gli guadagna una certa diffidenza paterna (cose da donne!) e la corsa. Nessun amico. Ah, sì, ha anche una cottarella infantile per l'insegnante di musica (Zooey Deschanel, sorella in Quasi famosi, Trillian nella Guida galattica per autostoppisti ed è la protagonista della serie televisiva New girl, che sembra faccia sfracelli). Succede che nella sua classe arriva una nuova ragazzina, Leslie (AnnaSophia Robb, la gran consumatrice di chewing-gum in La fabbrica di cioccolato), che ha anche lei i suoi problemi. Figlia unica, con genitori ben messi economicamente ma distratti, "strana" per i suoi coetanei. Dopo qualche tensione iniziale, i due fanno amicizia, si creano un loro mondo parallelo in un bosco vicino a casa, la Terabithia, e si divertono un mucchio.

Solo che poi c'è un inciampo. Jess un giorno va al museo con la sua insegnante preferita, e quando torna Leslie non c'è più. Il lieto fine sta nel fatto che Jess supera lo shock, che in un certo senso lo aiuta pure a crescere.

Bel racconto, storia densa emotivamente, che vale la pena di conoscere. È la prima regia di Gabor Csupo, bizzarro personaggio di origine ungherese che credo sia noto soprattutto per il suo lavoro con i Simpson. Con la matita ci sa davvero fare, e si vede nelle animazioni che invadono, senza essere invadenti, anche questa pellicola.

4 commenti:

  1. uno dei film che mi hanno commosso di più in assoluto, lo confesso! :)

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    1. A me è parsa lunghetta la prima parte, ma in effetti in questo modo uno arriva impreparato al cambio di registro, che ha l'effetto di una mazzata.

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    1. Ah no, niente complimenti, è proprio quello che penso ;)

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