Taxxi

Misteri della distribuzione italiana, il film da noi ha guadagnato una X aggiuntiva nel titolo. Il suo interesse principale credo stia nell'essere il primo film di successo (commerciale, si intende) per Marion Cotillard, ai tempi ventenne.

Scritto e co-prodotto da Luc Besson, che l'ha fatto dirigere a Gérard Pirès che, temo, abbia fatto del suo meglio ma proprio meglio di così non gli è venuto. La storia in poche parole, è quella di 48 ore, una strana coppia, sbirro e delinquentello, che si trovano uniti dalle circostanze nel combattere contro i cattivi, in questo caso una banda tedesca di rapinatori di banche, e nel cercare di convicere le rispettive donne a stare con loro.

Ma la scena iniziale, con il protagonista-delinquente alla guida indemoniata di scooter trasporto-pizza sulle note della Misirlou di Dick Dale, mette bene in chiaro lo stile post-tarantiniano con cui viene affrontata la vicenda:

Il piccolo delinquente lascia subito dopo lo scooter per un taxi da formula uno (e per la Cotillard), incappa nel poliziotto e nella di lui madre, che lo trascinano in una storia, tutto sommato divertente, densa di colpi di scena e buchi di sceneggiatura.

Più i secondi che i primi, a dire il vero.

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