Upside down

C'è qualcosa in questo film che mi fa pensare a In time. Per dirla tutta, usando le parole di Stanlio e Ollio ne I figli del deserto, mi sembrano proprio due piselli nel baccello. Per cui ne consiglierei la visione solo a chi piace il genere.

Siamo dalle parti della fantascienza, di quella che non bada molto alla coerenza interna di quello che succede, in pratica un fantasy che non fa ricorso alla mitologia classica del genere ma a temi parascientifici. Credo che l'ambientazione extraterrestre serva in questo caso principalmente per smussare i toni della critica sociale, giustificare gli effetti speciali a pioggia (anche abbastanza divertenti) e rendere più digeribile il piatto forte, una storia di amore che altrimenti risulterebbe probabilmente troppo scontata.

La vicenda è narrata da Lui, novello Romeo, o meglio Adam (che da adulto assume le sembianze di Jim Sturgess), povero, sfruttato e maltrattato. È ancora un bimbo quando vede di sfuggita Lei, Eden (che da grande diventerà Kirsten Dunst), una delle vincenti, e (come biasimarlo) se ne innamora. Anni dopo succede un fatto increscioso che li separa. Lui la pensa morta, lei si dimentica di lui. Altro salto in avanti di qualche anno e Adam scopre che Eden è viva, ma si è effettivamente dimenticata di lui, causa amnesia. Con una certa fatica le riesce a far tornar la memoria, anche grazie all'aiuto di quel vecchio topone di Timothy Spall. L'incongruo terzetto riesce ad aver ragione delle forze avverse e finiranno per vivere felici e contenti.

Il problema è che tra le forze avverse c'è anche la forza di gravità. Ma non la nostra vecchia cara forza di gravità, bensì una sua bizzarra variante, che agisce sull'ancor più bizzarro sistema planetario in cui vivono i nostri personaggi. In pratica (?) abbiamo due pianeti che sono quasi a contatto, un saltino e si passa dall'uno all'altro, che però sono composti da diversa materia che viene attratta solo dal pianeta di appartenenza.

Il peggio è che subito all'inizio ci viene scodellato uno spiegone che illustra le leggi che valgono in questo incredibile sistema. E ci viene detto anche che qualunque cosa di un pianeta, quando entra in contatto con la materia dell'altro, nel giro di poche ore inizia a bruciare. Ma nemmeno lo sceneggiatore e regista (Juan Solanas) crede a queste regole così restrittive, così finisce per applicarle o meno a secondo dell'opportunità del momento.

L'impressione che ho avuto è che Solanas abbia voluto fare un film allegorico sulla situazione politica mondiale corrente, un mondo ricco che sfrutta un mondo povero, ma non abbia voluto dar fastidio a nessuno (anche per motivi produttivi, immagino). Il risultato mi pare insoddisfacente e abbastanza scontato, le colpe se le piglia la cattiva multinazionale, e l'amore aggiusta tutto.

2 commenti:

  1. Anch'io vedendo il trailer ho pensato subito a In time! A me quel film era piaciuto, quindi attendo con ansia anche questo, se non altro per il cast e gli effetti speciali!

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    1. Il cast lo sai, gli effetti speciali non sono male, la storia hai idea che cosa sia ... mi stupirebbe se all'uscita dal cinema ti sentissi defraudato.

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