Il titolo originale, X2, deve essere sembrato troppo criptico alla nostra distribuzione, che ha preferito mettere ben in chiaro che si tratta del seguito dell'X-Men di tre anni prima. Stesso cast, con alcune new entry, e pure stesso regista, Bryan Singer, che qui mostra di essere cresciuto nel ruolo, confezionando un prodotto che mi è piaciuto di più.
I mutanti sono arrivati ad una tregua non dichiarata, anche perché Magneto (Ian McKellen) è in gattabuia, opportunamente plasticosa. Succede però che una specie di diabolico essere capace di teletrasportarsi, tale Kurt Wagner (*), attenta alla vita del presidente americano. Entra così in scena uno scienziato pazzo in forza all'esercito, William Stryker (Brian Cox), che ha carta bianca nell'interrogare Magneto, usando metodi non propriamente garantisti, e nell'usare le informazioni ottenute per attaccare la scuola del professor X (Patrick Stewart). Le due contrapposte schiere di mutanti dovranno combattere unite contro di lui per evitare la disfatta, anche se manterranno posizioni ben distinte.
Nel campo dei "buoni" abbiamo la contrapposizione tra Wolverine (Hugh Jackman) e Cyclops (James Marsden), che si contendono i favori della bella Jean Grey (Famke Janssen), la quale tentenna fino all'ultimo. Ma Wolverine è concupito anche da Mystique (Rebecca Romijn) e da Rouge (Anna Paquin), anche se quest'ultima fila con Iceman (Shawn Ashmore), e ha una relazione piuttosto travagliata con Yuriko Oyama (Kelly Hu), che risulta essergli in un certo senso molto simile, ma i due finiranno per non legare.
(*) Personaggio evidentemente tedesco, che chissà come mai è interpretato dallo scozzese Alan Cumming.
Un po' più amaro del presidente, ma lo considero davvero valido (per il cinefumetto)
RispondiEliminaCredo tu intenda dire che questo episodio sia più amaro del _precedente_ ;-)
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