Tra cento anni, in una base subacquea posta sul fondo di un lago artificiale, un gruppetto di umani trova una navetta spaziale completamente vuota. Unica particolarità, una scritta incomprensibile al suo interno. Uno strano incidente causa la morte del capo spedizione, che però riappare subito dopo, mutato in quello che sembra un fantasma, e in compagnia di quello che sembra lo spirito di un tiviano, quella razza di alieni estremamente codardi di cui avevamo già conosciuto un esemplare ne Il complesso di dio, episodio della stagione 6 come questo firmato da Toby Whithouse.
Tre giorni dopo, la TARDIS porta di sua iniziativa il Dodicesimo Dottore (Peter Capaldi) e Clara (Jenna Coleman) sul luogo del misfatto. La TARDIS non è per niente a suo agio, e sembra combattuta tra la necessità di essere presente in questo momento in questo posto e il desiderio di non esserci. Questo rende il Dottore molto nervoso, mentre Clara, almeno inizialmente, sembra non percepire la tensione nell'aria. La situazione richiama molto Alien e a me, che non sono un fan del genere horror, mi si sono rizzati i capelli più di una volta nello svolgersi degli avvenimenti.
Anche questa volta siamo alle prese con un doppio episodio, e il finale di questo ci lascia letteralmente appesi in attesa di scoprire come il Dottore riuscirà trovare una via di uscita ad una situazione che pare non averne.
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