Misure straordinarie

Il titolo non di riferisce alle misure della protagonista femminile. Keri Russell non è il tipo (vero che nel suo curriculum c'è pure una Wonder Woman, ma era una versione a fumetti e ci ha messo solo la voce), ha una parte secondaria, e per dirla tutta non si tratta di quel genere di film.

Siamo invece dalla parte del dramma medico strappalacrime. Non che abbia niente in contrario verso questo filone, il problema è che Tom Vaughan (regista) non riesce nell'intento. Suona falso lontano un miglio, e il fatto che sia basato su una storia vera, finisce per essere solo indice di quanto a lungo debbano essere stati rimasticati i fatti originali per arrivare alla sceneggiatura (firmata da Robert Nelson Jacobs).

Un padre disperato (l'improbabile Brendan Fraser) fonda una azienda farmaceutica al fine di trovare una cura per suoi due figli colpiti da una brutta malattia che non lascia scampo. Trova un burbero ricercatore (Harrison Ford) che potrebbe essere sulla strada giusta. La relazione tra i due non è delle migliori, ma alla fine tutto si risolve per il meglio, ovvero i bimbi si salvano e il ricercatore diventa meno intrattabile (e più ricco).

4 commenti:

  1. Mi sembra abbastanza deboluccio devo ammetttere..e il finale scontatamente scontato!
    Ma grazie come sempre per le tue puntualizzazioni!

    RispondiElimina
  2. Per fortuna stavolta sono preparata e posso mettere un commento :)
    In realtà non ho visto per intero il film, mi sembra troppo finto, ma la cosa che mi aveva colpito è la sua produzione e distribuzione MOLTO anomala. Il DVD originale mi fu infatti regalato, a poco tempo dalla sua uscita, ad un congresso medico (SIC!! una volta almeno ci regalavano dei gadget divertenti, il più bello era un cervello di gomma trasparente e appiccicosa che sembrava moccio e si appiccicava sui vetri quando ce lo lanciavi!).
    Insospettita, ho scoperto che la Genzyme, la casa produttrice del Myozyme (non so che nome abbia nel film, questo è quello vero), grazie a questo farmaco -che pure salva la vita di bambini altrimenti condannati- fece un sospetto e improvviso salto in avanti nel mondo della borsa, collegando come ormai spesso accade la neurofarmacologia al mondo della finanza. Perciò c'è chi dice che il farmaco nacque dal desiderio disperato di un padre, e chi da una bieca speculazione economica.
    Chi può sapere la verità... ma la cosa importante, per tante persone, è che abbiamo il farmaco! Certo, se la Genzyme lo rendesse un po' più abbordabile... in centro Italia un'ASL ha quasi dovuto dichiarare fallimento perché 3 (TRE) pazienti ne avevano bisogno e, giustamente, lo usavano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Commento prezioso. Non mi dimenticherò facilmente del cervello di gomma :D

      Avevo letto anch'io qualcosa sul costo del farmaco reale. Pare che il servizio sanitario americano non lo abbia in catalogo, appunto perché troppo caro. Capita così che a salvarsi negli USA siano solo i bambini ricchi.

      Elimina