The breakfast club

Commedia liceale scritta e diretta da John Hughes. Lo spessore è decisamente superiore al tipico film del genere, anche se i personaggi sono stereotipati fino quasi a raggiungere il livello di macchietta.

Nonostante gli evidenti difetti, è un film a suo modo importante che è stato ripreso, citato, rivisto in numerosi altri lavori. In breve: cinque studenti dello stesso liceo di Chicago sono condannati a passare la domenica a scuola come punizione per le rispettive marachelle. Non si conoscono e sono completamente diversi. La forzata giornata assieme fa scoprire loro di essere in un certo modo affini, al punto da arrivare a considerarsi un "club".

Difficile non accorgersi di una certa somiglianza con la prima parte de I soliti sospetti, anche se quella storia va a parare i direzioni completamente diverse.

Da notare nella colonna sonora i Simple Minds con Don't you (forget about me), canzone scritta apposta per l'occasione. Tra i ragazzetti protagonisti uno Sheen, Emilio Estevez, meglio noto aver scritto e diretto Bobby venti anni dopo.

3 commenti:

  1. I personaggi sono di quanto più brutto abbiano scritto a Hollywood, ma sulla trama non puoi citare I soliti sospetti, è un insulto!!!
    Ricordo che in tenera età volevo vedere il film solo per la canzone da te citata.

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  2. Nonostante i personaggi siano davvero scritti troppo schematicamente, il risultato finale non mi pare sia poi così disastroso.

    Cinque personaggi molto diversi tra loro sono in "detention". Praticamente non si conoscono, e non sono per niente affini ma, non avendo altro da fare, interagiscono. Dopo un inizio turbolento nasce tra loro uno spirito di gruppo. A un certo punto sentiamo uno dei personaggi (parla in background con tono vagamente derisivo) dire che non è stata una buona idea metterli assieme. Indovina di quale film sto parlando.

    Nota che McQuarrie era teenager quando The breakfast club è uscito, e si tratta di un film di culto per quella generazione. Secondo me non prenderebbe come un insulto il confronto tra le due sceneggiature, magari si metterebbe a ridere e farebbe notare le differenze abissali nello sviluppo ma, sotto sotto, penso che gli possa pure far piacere.

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  3. Ok, questa ipotesi mi affascina. Ci ripenso e lo ammetto.

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