Riscrittura in bilico tra l'immaginario disneyano (produzione Disney e sceneggiatura di Linda Woolverton) e il burtoniano (nel senso di Tim Burton, alla regia) delle ben note avventure di Alice nel paese delle meraviglie.
Non è più una bimba Alice, ma una ragazzetta sul punto di diventare donna (Mia Wasikowska). Il prologo ce la mostra mentre va ad una festa che lei non sa essere per il suo fidanzamento (con un tipo insopportabile a prima vista). Nel contempo, curiosamente, sembriamo essere scivolati indietro nel tempo, dato che l'ambiente mi è sembrato più settecentesco che tardo ottocentesco, come sarebbe dovuto essere. L'unica cosa positiva di questa parte mi pare la sua brevità, in un quarto d'ora ce la sbolognamo e passiamo all'azione vera e propria.
Inizialmente si ricalca la vicenda originaria (Alice segue il bianconiglio, precipita nel buco, si rimpicciolisce, ingigantisce, ri-rimpicciolisce e riesce infine a entrare nel paese delle meraviglie. Che, in effetti, è meraviglioso - ma anche mostruoso, come ci si può aspettare da Burton. Ma in breve la vicenda viene indirizzata verso altri binari. Siamo dalle parti del solito conflitto tra bene e male, rappresentato qui da due sorelle, la regina bianca (Anne Hathaway, che non mi è piaciuta per niente, ma la direi incolpevole, dato che nel contemporaneo Amori e altri rimedi ha dato una prova decisamente superiore) e la regina rossa (Helena Bonham Carter - distorta tra il ridicolo e il ripugnante) che combattono per mezzo dei loro alfieri, il cappellaio matto (Johnny Depp) e il fante di cuori (Crispin Glover, ha una particina anche in Un tuffo nel passato - un film disdicevole, ma la sua parte non era male, butterei via tutto il resto e ripartirei da lui per un remake).
La vicenda originale del buon Lewis Carrol si trasforma in una sorta di Signore degli anelli in scala minore, con intervento finale di una sorta di drago (voce originale di Christopher Lee, giusto per sottolineare la citazione) contro cui Alice dovrà combattere (!) per poter tornare a casa (!!). A proposito, questo ultimo aspetto mi fa venire in mente che si tratta di un'ulteriore riferimento, il Mago di Oz. In effetti poi, nel triste epilogo, quando Alice torna nel nostro mondo, farà un discorsetto molto simile a quello di Dorothy, prima di dire che ormai non è più una ragazzina, ma una donna.
Film eterogeneo, a tratti tipicamente Disney (alla Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi), con Burton che gioca con l'orrore da favola (Alice che passa il fossato saltando di testa in testa) e con il talento istrionico di Depp. A proposito, ecco cosa non mi è piaciuto della Hathaway, sembra che cerchi di imitare Depp. Forse Burton ha cercato di duplicare in lei il ruolo del suo attore preferito.
il film, tutto sommato, non è male
RispondiEliminain particolare apprezzo la protagonista Alice: non è più la bimba che subiva passivamente le avventure più bislacche, ma al contrario ha una personalità adulta, combattiva e ironica
Sì, non male, ma da un cast (e un budget) del genere sarebbe forse lecito aspettarsi qualcosa di più.
RispondiEliminaA dire il vero non vedo grosse differenze caratteriali rispetto alla Alice originaria. Tolta la battaglia finale (annessi e connessi inclusi) non mi pare la sua vicenda cambi poi di tanto, e nemmeno il suo modo di affrontarla.
Direi che il suo diventare adulta lo vediamo solo nell'epilogo - di cui però avrei fatto tranquillamente a meno.
Anche a me Alice in Wonderland non è dispiaciuto, molti si sono lamentati di questa pellicola perché da Tim Burton si aspettavano molta più visionietà ma tu hai centrato il punto: "a tratti tipicamente Disney", e infatti questo film è stato prodotto dalla Disney! L'unico aspetto veramente negativo che ho riscontrato è stata la canzoncina di Avril Lavigne ai titoli di coda :)
RispondiEliminap.s. stasera vedo "Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi", nominandolo hai scatenato i miei ricordi riguardo il film
A distanza di qualche giorno dalla visione devo dire che tra le memorie non propriamente felici che mi ha lasciato il film c'è anche quella del gioioso balletto di Johnny Depp nel finale. Yuk!
RispondiEliminaPS: In effetti Tesoro, ecc ecc, a suo modo, è un film indimenticable ;)