Kick-ass

Paga il pegno dovuto dalla sua origine fumettistica con una certa bidimensionalità e implausibilità dei personaggi e delle situazioni. D'altro canto i riferimenti cinematografici sono molteplici, a partire dal misconosciuto Contro il sistema - Il giustiziere senza legge (forse meglio noto con il titolo originale di Gardener of Eden) che mette in scena una storia tutto sommato simile, persino più realistica. Solo che quello era ambientato nel New Jersey e questo a New York (e un budget decisamente più significativo). Poi é difficile non fare il parallelo con Léon, che va tutto a vantaggio del film di Besson. Basti solo considerare il fatto che qui la bambina è esageratamente giovane e letale, e soprattutto non è Natalie Portman ma solo Chloe Moretz. Svariate le citazioni da film superoministici, in particolare Spiderman. Ma anche Matrix, e i film western - apprezzata la citazione esplicita degli spaghetti-western con un brano di Ennio Morricone a impreziosire una buona e variegata colonna sonora.

Il regista-sceneggiatore Matthew Vaughn (a Jane Goldman il grosso del lavoro di scrittura, il fumetto è di Mark Millar e John Romita Jr.) sembra indeciso tra prendere sul serio l'ascendenza fumettosa-superominica o farsene beffe. Direi che cerca di mantenere aperte entrambe le strade, e questa mi sembra un po' una debolezza del film. Un po' tirata per il lungo anche il regolamento dei conti finale, che avrebbe guadagnato qualcosa da un suo alleggerimento.

Tra gli aspetti positivi, invece, ci metterei la terribile morte che viene fatta fare a Nicolas Cage, un senso dell'umorismo un po' deviato ma piacevole, e una storia tutto sommato interessante.

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