Il castello nel cielo

Non sono propriamente un fan dell'animazione made in Japan. Anzi, per dirla tutta, non ne capisco un tubazzo. Per cui quando su Componente instabile ho letto che il vestito della protagonista è lo stesso di Kiki, non è che mi si sia chiarito un granché. Studio Ghibli? Hayao Miyazaki? Per me parole al vento.

E non mi riuscivo a spiegare come mai si distribuisse nelle sale adesso questo film, a ventisei anni dalla prima uscita. Ma sono diventati tutti matti alla Lucky red? Forse sì. Ma spero che l'avventura finisca bene anche per loro e non gli passi la voglia di fare altre pazzie come questa.

Perché, c'è poco da girarci attorno, si tratta davvero di un bel lavoro che credo/spero riesca a ritagliarsi un'adeguata fetta di pubblico. La storia è a dir poco bizzarra, ambientata in un curioso mondo parallelo che ricorda da vicino la fantascienza di Jules Verne, con improbabili macchine volanti che appartengono al futuribile ottocentesco. Protagonisti due ragazzini, lei orfanella contadina che nasconde un mistero, lui orfanello minatore con un gran desiderio di riscatto per la memoria di suo padre. Un attacco tipico da letteratura per giovani adulti di quello stesso periodo, alla David Copperfield. C'è però un folle intrigo fantascientifico che include buffi pirati volanti e un possente esercito diviso da lotte di potere al suo interno, che fanno pensare agli intrighi della fantascienza imperiale, tipo Dune, o anche Star Wars. Ma il tutto punta verso un'altra dimensione della fantascienza, quella di 2002: la seconda odissea (in originale il titolo era un ben più sobrio Silent running).

Il rischio nel mettere assieme una tale accozzaglia di temi e influssi è quello di ottenere una sbobba indigeribile, invece Miyazaki riesce ad amalgamare il tutto in un assieme che lascia un po' straniti ma funziona benissimo. Nota finale sulla colonna molto efficace sonora. Spero mi passi di mente presto, che la sto canticchiando ancora adesso.

Edit: Ho appena finito di leggere la recensione su Prevalentemente anime e manga. Consiglio di fare un salto da quelle parti.

4 commenti:

  1. Per gli appassionati di animazione nipponica il fatto che finalmente questi capolavori arrivino al cinema e vengano visti anche da chi non li ha mai conosciuti è molto importante ^^
    In ogni caso, se ti capita, dai un'occhiata a "Kiki, consegne a domicilio" è molto bello ^^

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  2. E non mi lascerei nemmeno sfuggire "La città incantata". :)
    Sono contenta che sia piaciuto anche a te, non fan del made in Japan, e non ti preoccupare per la colonna sonora: tra qualche giorno smetterei di canticchiarla... forse.

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  3. Grazie per le segnalazioni, me le segno ;)

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