Torchwood - Stagione 2 (10 e 11)

Coppia di episodi che mi sono sembrati sottotono rispetto al livello complessivo, piuttosto alto della stagione. In particolare il primo m'è sembrato il meno soddisfacente. Sarà che è stato messo il silenziatore al registro comico, probabilmente per non dare una connotazione parodistica alla serie, dopo il precedente Un matrimonio memorabile che ha fatto ampio uso di quell'approccio.

10) From out of the rain - Intrappolati in un film

Un tema spesso esplorato dal genere horror è quello del ritorno di "cattivi" che, per logica, sarebbero dovuti essere morti e sepolti, usando un mezzo altamente improbabile. In questo caso si tratta di una compagnia di artisti di strada, categoria uccisa dall'avvento del cinema, che gli ha rapidamente portato via tutto il pubblico. I nostri "cattivi" erano già poco raccomandabili ai tempi (si parla dell'inizio del secolo scorso), e la lunga inattività non ha certo migliorato il loro umore.

Ironia della sorte, quel che resta di loro sono solo immagini sulla celluloide, e riescono a tornare nel nostro mondo solo quando quei vecchi filmati vengono nuovamente proiettati.

Incidentalmente, scopriamo che il Capitano (John Barrowman) era in turnee con una compagnia paragonabile proprio in quei tempi, mentre stava lavorando ad un missione di cui non ci viene detto molto.

Il finale è aperto. La compagnia viene bloccata, ma con gravi perdite tra i cittadini di Cardiff.

11) Adrift - Alla deriva

Gwen (Eve Myles) viene convinta da un suo ex collega ad occuparsi di un caso che non sembra molto torchwoodiano, la scomparsa di un ragazzino. Il tono dell'episodio è sul patetico (nel senso buono del termine), mostrando il dolore della madre che non sa più nulla di suo figlio.

L'indagine di Gwen, contrastata da Jack per motivi che diventeranno chiari solo nel finale, porta a scoprire che si trattava effettivamente di pane per Torchwood. Infatti il ragazzino è stato sbalzato in un paradosso spazio-temporale e ne è riemerso in quello che a noi sembrano solo pochi mesi mentre per lui sono stati anni. Così tanti anni che viene interpretato da Robert Pugh. E le esperienze che ha fatto in quel periodo sono così drammatiche che Pugh si è dovuto sottoporre ad un pesante trucco.

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