Synecdoche, New York

Pare che il lungo ritardo con cui è stato distribuito da noi sia stato causato da motivi legali di cui però non ho trovato nessun dettaglio. Se non avessi avuto questa notizia, avrei pensato che i responsabili fossero stati la cupezza e complessità della trama, e che il ripescaggio sia dovuto alla prematura dipartita del protagonista.

E' la prima regia per Charlie Kaufman, che però è già ben noto al pubblico per aver scritto sceneggiature per Spike Jonze (Essere John Malkovich), George Clooney (Confessioni di una mente pericolosa), Michel Gondry (Se mi lasci ti cancello). La storia è una specie di incubo che ricorda a tratti Il malato immaginario di Molière, Otto e mezzo di Fellini, Mr Nobody di Van Dormael, e i temi più disperati del teatro classico, dove la vita è vista come un sogno senza senso da cui non c'è modo di uscirne bene.

In maniera confusa, al punto che spesso non si capisce cosa sia realtà e cosa immaginario, si narra la vita di Caden (Philip Seymour Hoffman) a partire da quando decide di lasciare il suo lavoro di regista teatrale, e contemporaneamente perde la moglie (Catherine Keener) che lo lascia portandosi via la figlioletta. Misteriosamente, gli viene assegnata una munifica elargizione che gli permette di lavorare ad una mostruosa piece teatrale che finisce per ingoiare la vita sua e di tutti quegli che gli stanno attorno.

Come da titolo, la narrazione ha un andamento sineddotico, dove il gigantesco set in cui lavora Caden rispecchia la New York in cui si trova, e viceversa, e la vita di Caden sembra ambire ad essere un eco delle vite di tutti quanti i personaggi.

Destreggiandosi tra innumerevoli malanni (che non possono essere reali), fissazioni, accadimenti bizzarri, amori incompiuti, Caden arriva, dopo decenni e catastrofi varie, quasi sul punto di intuire come realizzare la sua idea teatrale. Ma non ci riesce.

2 commenti:

  1. Non l'ho visto , ma la grandezza del protagonista, purtroppo così prematuramente scomparso, mi porta ad andare a vederlo il più presto possibile.
    Sento che ne rimarrò entusiasta..
    Grazie Blabla..sempre al top!
    Abbraccio mattutino..

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    1. Di Philip Seymour Hoffman nel film ce n'è davvero tanto, e l'impegno che ci ha messo in una parte così complessa si vede. Grazie a te, Nella :)

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