Essere John Malkovich

La scena che da sola vale la visione del film è quella in cui John Malkovich viene sparato, per mezzo di un inesplicabile meccanismo che è il fulcro della storia, in un assurdo mondo in cui tutti (uomini, donne, bambini) sono John Malkovich e l'unica parola pronunciabile è Malkovich.

Regia piacevole di Spike Jonze, storia sorprendente di Charlie Kaufman, entrambi al primo lungometraggio. Meglio non entrare nei dettagli di quel che succede perché, svanito l'effetto sorpresa, la prima visione perde molto. Anche se c'è da dire che l'ottimo cast permette di godersi anche le visioni successive.

Un tale (John Cusack) che per vocazione sarebbe puparo, cosa che perfino a New York non offre molti sbocchi occupazionali, è sposato a una ingrigita e dimessa Cameron Diaz. Su pressione di lei si cerca un lavoro alternativo, e lo trova come archivista in un ufficio che si trova al settimo piano e mezzo di un bizzarro palazzotto in Manhattan. Lì incontra un'altra donna (Catherine Keener) da cui viene irresistibilmente attratto, nonostante lei gli faccia capire di non avere praticamente il minimo interesse per lui - o forse proprio per questo.

Questa che sembra una normale commedia metropolitana, vira improvvisamente su un piano metafisico/psicologico, tirando in ballo temi non indifferenti quali il senso della vita, la morte, il concetto di "essere", di individualità, e altre bazzecole del genere, ma sempre restando nei canoni della commedia sentimentale leggera. A ben vedere, la storia in quanto tale è una sciocchezza magistrale, e non sono nemmeno ben sicuro di cosa voglia dire. Però offre un paio d'ore di bizzarro divertimento.

Simpatica la partecipazione di Charlie Sheen, anche lui, come Malkovich, nei panni di sé stesso.

2 commenti:

  1. Con questa recensione il film è in odore di rivalutazione, quindi se lo fanno in tv lo registro.
    Un piccolo cult, se non altro per chi era dietro alla macchina da presa.

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  2. In effetti si tratta di un film meno noto di quello che pensavo, forse anche perché uscito in una annata molto competitiva.

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