Terribile titolo per una molto newyorkese piacevole commedia sentimentale ben scritta e un po' meno bene diretta da Adam Brooks. Incolpevole la distribuzione italiana, visto che si tratta della traduzione letterale dell'originale Definitely, maybe - un riferimento al primo album degli Oasis, sembra, anche se non ne vedo il motivo. Forse una di quelle canzoni doveva far parte della colonna sonora (molto ricca) e poi è mancato l'accordo con la produzione? Misteri.
Ottimo il cast, tranne il protagonista (Ryan Reynolds) che mi è sembrato una pallida copia di Ben Affleck. Ruoli minori per Derek Luke e Kevin Kline (che, detto per inciso, ha un paio di scene con Reynolds e lo fa letteralmente scomparire dalla scena). Lato femminile ben servito da Isla Fisher, Rachel Weisz, Elizabeth Banks e la piccola (ma tosta) Abigail Breslin.
La storia inizia con Reynolds che riceve per posta il documento per completare la pratica di divorzio, esce dal suo ufficio in midtown Manhattan e si fa una piacevole passeggiata primaverile fino alla scuola della figlioletta, nell'Upper East Side (insomma, ha fatto il grano), con cui passerà una giornata. Parte un lungo flash back in cui il protagonista racconta alla figlia la sua complicata storia sentimentale, cercando di spiegarle come mai si sta arrivando alla rottura. Divertente il fatto che la figlia (e lo spettatore) viene sfidata a scoprire quale sia la madre tra le molteplici donne che incrociano la vita del padre. Nonostante il fatto che sappiamo sin dall'inizio che c'è un divorzio in corso, la storia ad avere una sorta di happy ending.
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