Cake

Come titolo, più che Torta, sarebbe stato meglio Ciambella. Nonostante il cast, e nonostante la dimostrazione che Jennifer Aniston ci sa fare anche con il registro drammatico, il film non è venuto come ci si sarebbe potuto aspettare.

Sarà che non ho trovato modo di simpatizzare con Claire Bennett (la Aniston), e visto che lei non lascia spazio a nessun altro, alla fine non ho potuto che solidarizzare con la domestica, Silvana (Adriana Barraza), che, nel raro momento in cui perde la pazienza, gliele canta ben chiare.

Mesi prima dell'inizio della prima scena, Claire ha avuto drammatico incidente automobilistico, in cui ha perso il figlioletto. Non ci viene detto nulla in dettaglio, ad un certo punto sembra che la colpa non sia di lei ma di un omarino, Leonard (William H. Macy), che è disperato per quel che è successo. Considerando che c'è stato un processo e non sembra che Leonard sia stato condannato, e che i coniugi Bennett sono entrambi avvocati, mi sorge il sospetto che il poveretto si faccia scrupoli immotivati. In ogni caso, Claire approfitta del suo stato di madre in lutto per maltrattare chiunque gli passi vicino. Ha buttato fuori il marito di casa, e lascia che Silvana si occupi di tutto. La dottoressa che la segue l'ha mandata ad un gruppo di sostegno, tratteggiato da Daniel Barnz (regia) con un sarcasmo piuttosto feroce, ma lei riesce a farsi sbattere fuori, elucubrando cinicamente sul suicidio di Nina (Anna Kendrick), che ha posto fine alla sua depressione gettandosi da un ponte.

Mal gliene incoglie. Anche causa del cocktail fai da te di farmaci che ingolla, comincia a vedere Nina e stabilire con lei una amicizia tra nemiche. Al punto che ha un mezzo pensiero sul soffiarle il marito, ora vedovo (Sam Worthington), e relativa prole.

Finale consolatorio con Claire che sembra superare il lutto, smettendola di approfittare della sua situazione.

4 commenti:

  1. Lo stavo per recuperare, ma poi non ho potuto.
    Non so niente del film, non so davvero nulla di nulla.
    Ma come al solito mi ha incuriosito il titolo così colorato ad una locandina molto drammatica.
    Sono curioso insomma.

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    1. Credo che ognuno abbia il diritto di scegliere cosa vedere applicando qualunque metodo gli sembri opportuno. Persino la grafica della locandina. Anche se ho qualche dubbio sulla stabilità del risultato ;-)

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  2. a me è piaciuto
    non è una storia allegra, si capisce (l'unico lato divertente è Silvana); conferma il detto che l'infelicità rende cattivi (ci sono eccezioni, ma sono poche)
    il finale è, come hai detto tu, consolatorio: forse Claire ce la farà...

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    1. Il mio problema sia che mi sono messo in mente che Claire non abbia peggiorato il suo carattere in seguito al lutto ma sia sempre stata così, e che il fattaccio le sia solo servito da scusa per dare il peggio di sè. Mi pare che qualche piccolo particolare vada in quella direzione, ma forse ho male interpretato.

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