Mi sento di sconsigliare la visione del film a chi non sia fan di Jay & Bob. Chi invece abbia seguito le bizzarre avventure di questo duo nei precedenti film di Kevin Smith sa cosa si può aspettare e non resterà basito dal turpiloquio di Jay (Jason Mewes), dalla inesplicabile silenziosità di Bob (lo stesso Kevin Smith), e dalle inerente stupidità di entrambi.
Ricapitolando, i due personaggi hanno iniziato la loro avventura cinematografica in Clerks, dove facevano da contrappunto comico in alleggerimento alla vicenda principale di Dante (Brian O'Halloran); stesso ruolo in Mallrats, aka Generazione X, dove i protagonisti erano più giovani ma sostanzialmente il background culturale era lo stesso di Clerks; nel successivo In cerca di Amy al centro della storia c'è un fumettaro (Ben Affleck) che ha una serie di problemi, uno dei quali è la gestione di una serie che ha creato basandola proprio su Bob e Jay; segue Dogma, in cui entreranno a far parte di una complicatissima lotta metafisica assumendo il ruolo di profeti che dovranno aiutare la protagonista a salvare l'intero creato.
Qui si spiega come hanno fatto a conoscersi, e come mai siano così affezionati al negozietto fuori dal quale stazionano vendendo erba ai ragazzini. Scoprono che i diritti del fumetto che era stato fatto su di loro sono stati ceduti alla Miramax (che ha prodotto questo film) e le riprese stanno per partire. Cercano di far capire loro che hanno diritto ad un sostanzioso gruzzolo per questo, ma loro sono più preoccupati per la cattiva nomea che si sta creando su internet nei confronti dei loro alter ego, che si riflette su di loro, o almeno così loro temono. Partono così per Hollywood, a piedi, perché non hanno i soldi per l'autobus. Un autostoppista (George Carlin) spiega loro la regola fondamentale per ottenere un passaggio, Jay la applica sulla suora (Carrie Fisher) che li carica e scopre che non vale sempre. Fortuna vuole che quattro pollastrelle in furgone, una delle quali (Shannon Elizabeth) rimane misteriosamente affascinata da Jay, il quale è così colpito da lei da marginalmente moderare la sboccatezza del suo liguaggio, li accolgano con loro. Costoro però hanno un piano, secondo il quale, Jay & Bob dovranno rubare uno scimpanzè, Suzanne (Tango) da un laboratorio. In seguito a questo incidente avranno alle calcagna un poliziotto federale (Will Ferrell), del corpo specifico per la tutela degli animali, fino al termine della storia.
Giunti miracolosamente ad Hollywood, voglio applicare un brutale piano che consiste nel picchiare chi li interpreta, in modo da portarli ad abbandonare la produzione. Essendosi convinti che questi siano Ben Affleck e Matt Damon, stanno per malmenarli, quando si accorgono che sono sul set del sequel di Will Hunting, diretto da un Gus Van Sant, occupato più a contare i soldi del suo cachet che a dirigere il film. Cambio di set, passano da Wes Craven che sta girando un qualche Nightmare, e finiscono in quello giusto, dove scoprono che ad interpretare i loro ruoli sono James Van Der Beek e Jason Biggs, li mettono fuori combattimento, ma finiscono al loro posto, coinvolti in un combattimento alla Star Wars (*) con Mark Hamill.
Gran parapiglia finale con possibile happy ending un po' per tutti.
Come penso si sia capito, la narrazione non è per niente fluida, si alternano parti più riuscite ad altre meno, il livello medio della comicità è piuttosto basso. Però mi sono divertito.
(*) I riferimenti alla saga di Guerre Stellari cominciano sin dal titolo, che in originale è Jay and Silent Bob strike back.
Questo post capita proprio a fagiolo con la Sfide del mese :D
RispondiEliminaNon è il mio preferito della serie, ma è un piccolo cult
Un emozionante testa a testa! :O Invito i fan di questo improbabile duo a seguire il link e dar loro manforte!
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