Al momento, è l'episodio che mi è piaciuto di più. Forse perché è basato su un racconto di Agatha Christie più polposo e anomalo dei precedenti, ma anche per la produzione che ha sottolineato ancor più del solito il taglio umoristico con cui è narrata la vicenda (*).
I Mayfield sono una famiglia molto danarosa, non ci capisce bene se più per l'origine nobiliare di lei (che si fa chiamare lady) o se il lavoro di lui, che produce e vede armi senza andare molto per il sottile. Siamo ormai vicini allo scoppio della seconda guerra mondiale, e le industrie Mayfield hanno prodotto un bell'aereo da caccia a nome Kestrel (**) che sembra essere un degno avversario dell'omologo tedesco, il Messerschmitt Bf 109. Mayfield lo mostra in azione ad un pezzo grosso del governo britannico, sir Carrington, che però, nonostante gli eccellenti risultati e l'effettiva necessità di avere un tale aereo in dotazione della forza aerea di Sua Maestà, fa capire a Mayfield che difficilmente il governo gli darà i soldi necessari per completare il progetto, in quanto è caduto in disgrazia in seguito ad un poco chiaro affare di tempo prima. Pare infatti che Mayfield abbia venduto armamenti al Giappone nonostante l'embargo inglese decretato per la guerra in Manciuria.
Indispettito, Mayfield dice a Carrington che ha un piano per rivalutare il suo buon nome, attirerà in una trappola Mrs. Vanderlyn, una americana trasferitasi a Londra che ha evidenti simpatie filo-germaniche, in pratica sanno tutti che è una spia dei nazisti ma non sono mai riusciti a coglierla sul fatto. In una strana serata assistiamo dunque alla sparizione di un importante documento, che viene imputato alla Vanderlyn, ma questa sembra estranea ai fatti, eppure alla fine scopriamo che è effettivamente finito in suo possesso. Nonostante tutto ci sarà un inatteso lieto fine.
Ma cosa centra tutto questo con Hercule Poirot (David Suchet)? In realtà poco, la storia scorrerebbe benissimo anche senza di lui. Se non che lady Mayfield, preoccupata per la situazione, lo ha invitato alla serata, e così più che altro il detective è presente per registrare i fatti e darci alla fine una loro spiegazione.
L'alleggerimento comico è costituito da svariati elementi. Poirot incontra lady Mayfield allo zoo, al padiglione dei pinguini, e non sembra casuale l'accostamento tra il simpatico (non)volatile e il detective piuttosto pingue e molto attento al suo stile. Il capitano Hastings (Hugh Fraser), oltre ad avere gli ormai soliti problemi alla sua auto, proprio quando serve, deve anche condividere una stanza del pub vicino alla tenuta dei Mayfield con l'ispettore capo Japp (Philip Jackson), con gran suo dispiacere. Durante la serata, Poirot gioca a bridge in coppia con la terribile lady Carrington (***), i due perdono miseramente, la lady accusa velatamente, ma non troppo, Poirot di essere il lato debole della coppia e lui si trattiene con visibile gran fatica dal risponderle per le rime. E come se non bastasse sir Carrington lo chiama "Froggy", insultandolo doppiamente, rimarcando le sue origini non inglesi e scambiandolo per francese.
Da notare anche la colonna sonora, firmata come sempre da Christopher Gunning. Come sempre piacevole ma più ricca del solito.
(*) Ci sono alcune variazioni rispetto allo scritto originale, ma tutto sommato lo spirito viene mantenuto.
(**) Interpretato da un Supermarine Spitfire, in una versione che a occhio mi è sembrata più recente di quelli che sono fatti narrati. Comunque è un belvedere.
(***) Parte piccola, ma interpretata con molto gusto da Phyllida Law, madre di Emma Thompson.
Piaceva molto al mio compagno, come Agatha Christie, Holmes, Wolfe ..praticamente i gialli cervellotici, dove devi stare molto attenta ai dialoghi..
RispondiEliminaIo sono molto più svagata e mi perdo tra le righe..
Sempre interessante amico caro.. Abbraccione!
Ma sai, dipende da come li si guarda. Personalmente non dedico molte delle mie cellule grigie a cercare la soluzione. A volte capita che te la scodellano su di un piatto d'argento e non puoi fare a meno di pensare "ah-ha!". Però in genere preferisco lasciare fare a Poirot, o chi per esso, il lavoro sporco, mentre io mi godo la produzione che in questo caso, come spesso accade per le serie inglesi, è veramente di buona fattura. Qui sono andati a prendersi uno Spitfire in ottime condizioni, nel precedente episodio addirittura una nave d'epoca. Insomma, ci si diverte anche senza badare troppo all'aspetto investigativo.
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