Poirot 1.3: A mezzogiorno in punto

Il problema di questo episodio è che il caso trattato è molto fiacco. Chi abbia una certa consuetudine con la struttura del giallo non dovrebbe far fatica a capire cosa stia succedendo. E del resto anche Hercule Poirot (David Suchet) non è per niente sorpreso dall'andazzo che prende l'indagine, sembra quasi che tiri in là lo spiegone finale solo per giustificare il suo assegno.

Succede che un misterioso delinquente minaccia i Waverly di rapire il loro tenero virgulto, Johnnie. Bizzarramente costui, annuncia data e ora in cui il bimbo verrà rapito se non riceverà una cospicua somma. Come Poirot chiosa, perché mai complicarsi la vita in questo modo, quando sarebbe stato un reato così facile da attuare?

A latere dell'indagine scopriamo come Miss Lemon sia una sorta di genio dell'informatica ante litteram, e impiega il tempo libero nell'ideare un sistema di archiviazione dei precedenti casi del suo datore di lavoro che ne permetta il rapido accesso sotto molteplici chiavi di ricerca. Il capitano Hastings, dal canto suo, si rivela essere un appassionato di automobili, in un periodo in cui la meccanica era molto meno affidabile di oggi.

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