Miniserie televisiva, in due parti da un'ora e mezza l'una. Molto più fedele al romanzo originale di Robert Ludlum di quanto sia il primo episodio della serie cinematografica. Altri pregi non me ne vengono in mente, se non che qui Zurigo ci viene mostrata meglio.
La regia è di uno specialista del genere, Roger Young, reponsabile anche di molti polpettoni religiosi televisivi (quello su San Paolo, ad esempio).
Colonna sonora molto anni ottanta, nel senso peggiore del termine. La scena iniziale in cui Jason Bourne (interpretato da un improbabile Richard Chamberlain) piomba in acqua mi è sembrato un omaggio alla pubblicità dell'"uomo in ammollo" Franco Cerri - ma questo lo può apprezzare solo chi abbia una certa età:
Il ruolo che sarà di Franka Potente qui è intepretato da Jaclyn Smith (una delle Charlie's Angels nel telefilm originale) che, essendo texana con un accento bello marcato, si spaccia per canadese dal nome francofono ma che non spiccica una parola in francese pur essendo a Parigi.
Particina secondaria per Peter Vaughan, visto di recente in Funeral party, qui arruolato tra i cattivi - anche lui non esattamente in parte.
L'azione si svolge tra la Costa Azzurra, Zurigo, Parigi e New York, in un appartamento dell'Upper East Side dove Jason Bourne potrà ritrovare la sua identità - e avere uno sconto fatale con il suo mortale nemico.
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